Il tecnico azzurro Antonio Conte è intervenuto nel post partita di Napoli-Lazio 0-1.
"La squadra ha dato tutto, ci hanno messo impegno e aggressività. Non sono deluso per la sconfitta perché la Lazio non è un meteora, è un’ottima squadra e sta facendo benissimo. Io le risposte dai ragazzi le vedo, e le avevo viste anche nella partita in Coppa Italia. Oggi le statistiche sono migliori rispetto a quelle della Lazio, ma ce ne andiamo via con una sconfitta. Però la strada è quella che stiamo percorrendo, ci sono e ci saranno degli inciampi ma la base che stiamo costruendo è solida".
Fase offensiva. "I dati non mentono, sicuramente dobbiamo essere più qualitativi negli ultimi trenta metri. ci stiamo lavorando e miglioreremo anche in questo. Nella nostra idea c’è la voglia di aggredire l’avversario e comandare la partita, cercando di creare situazioni per fare male all’avversario. C’è da migliorare, arriviamo tante volte lì poi manca l’ultimo passaggio e non è la prima volta che accade. Ci stiamo lavorando tanto, l'ultimo terzo è quello che sposta gli equilibri con un dribbling, un cross, l'attacco alla porta ed il gesto del talento di qualità. Come Isaksen, che ha tirato fuori un gol di grande qualità".
Ancora sull'attacco. "Siamo arrivati tante volte in area, dove però deve esserci grande applicazione. quando andiamo in area non dobbiamo farlo per fare presenza, dobbiamo essere cattivi nell'attacco alla porta. Tanti palloni li ha presi la Lazio oppure ci siamo arrivati tardi. Noi attacchiamo con i centrocampisti, con gli esterni, con i terzini: portiamo tanti giocatori in avanti, dobbiamo lavorare affinchè ci sia più qualità, che diventa importante nell'ultima giocata per fare gol oppure no".
Sofferenza sulle ripartenze. "E’ inevitabile che se porti pressione poi ci sono delle situazione dove magari devi essere più preparato. Questo fa parte del processo di crescita, preferisco vedere una squadra attiva e non passiva arroccata a difendersi bassa. Non voglio vedere squadra remissiva a difendersi bassa, voglio una squadra che ci prova e che aggredisce l’avversario con qualità negli ultimi trenta metri. I giocatori di qualità devono fare la differenza”.
Il doppio ko. "Non sono campanelli d'allarme... lo sarebbero se non vedessi risposte dai ragazzi. Ma le ho sempre viste, anche giovedì in Coppa Italia. La strada è questa, con questo coraggio e voglia e determinazione cresceremo".
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