E' una questione di coerenza, quella che già diverse volte finora ha sottolineato Conte. Il tecnico azzurro ci tiene a far seguire i fatti alle parole. Lo ha dimostrato in Coppa (in modo anche estremo) dando spazio a tutte le riserve, dopo averle elogiate nelle settimane precedenti.
E finora la stessa coerenza l'ha dimostrata ai "titolarissimi": perché se un gruppo di 11 giocatori ti porta inaspettatamente in vetta, non ha senso cambiarli se non per necessità (infortuni e/o squalifiche).
Ma adesso la storia cambia, perché il primato non c'è più e perché lo stesso Conte ha ammesso che ci sono problemi nel concretizzare. Qualcosa dovrebbe quindi cambiare, probabilmente già a Udine.
Non sarà il modulo, per non rovinare l'unica robusta certezza che ha costruito il Napoli in questi mesi. Se cambiamento sarà, avverrà negli interpreti.
Le riserve più utilizzate finora sono state Neres, Simeone e Gilmour. In particolare, il brasiliano è quello che potrebbe cominciare ad assaporare la maglia da titolare a partire da sabato prossimo. Non perché Politano stia facendo male, anzi, ma perché se qualcuno deve uscire per essere più incisivi là davanti, l'esclusione che farebbe meno rumore è proprio quella di Matteo.
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