Il Napoli scivola dentro la crisi per 45 minuti, ma poi ne impiega altri 45 per uscirne fuori con grande carattere. Gli azzurri dovevano reagire dopo gli schiaffi presi dalla Lazio e l'allungo pomeridiano in vetta dell'Atalanta. Ci sono riusciti, ribaltando lo svantaggio maturato nel primo tempo contro l'Udinese.
All'intervallo in molti avevano già preparato il banco degli imputati, dove si sarebbe seduto anzitutto Lukaku. Un fantasma per un tempo.
Ma proprio dal belga è partita la rimonta, grazie all'unico pallone decente che gli è arrivato. Poi un guizzo di Neres (con l'aiutino di una deviazione) l'ha ribaltarla, e subito dopo Anguissa l'ha chiusa.
Per Conte e gli azzurri sarà una settimana più serena.
FORMAZIONI UFFICIALI
UDINESE (3-5-2): Sava; Kristensen, Bijol, Giannetti; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Ekkelenkamp, Zemura; Thauvin, Lucca. All. Runjaic.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrhamani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres. All. Conte
L'approccio del Napoli è molto positivo: conquista il pallino del gioco e preme sin dall'inizio, costruendo nel giro di pochi minuti due ghiotte occasioni.
Dopo 120 secondi cross di Politano, goffa respinta in area di un difensore e Olivera può colpire da solo di testa, ma è frettoloso e spedisce fuori.
Colossale la chance al 9': altro cross da destra (stavolta di Di Lorenzo), Neres è solo sul secondo palo ed in posizione perfetta per castigare Sava, ma colpisce male da 3 metri e mette fuori.
L'avvio è a tinte azzurre, ma dopo 10' ci sono i primi scricchiolii in difesa: un cross di Thauvin viene appena sporcato da Lucca nell'area piccola e va fuori, poi trenta secondi dopo il francese sciupa un'occasionissima, perché dopo aver scippato palla a Buongirono, scambia con Lucca e si presenta solitario al tiro dal limite, ma per fortuna spara altissimo.
Il loro pressing alto ci crea problemi, ma quando veniamo fuori troviamo sempre il modo di andarcene sulle fasce. Il problema è che poi non riusciamo a dare un pallone decente in mezzo.
Al 16' Neres fa tutto da solo, seminando il panico e presentandosi al tiro, ma allarga troppo il diagonale che va fuori.
Al 20' la svolta: Zemura tira dal fuori e colpisce il braccio di Lobotka, che è attaccato alla faccia ma comunque allarga la figura. Viene dato rigore. Thauvin calcia Meret respinge ma praticamente di nuovo sui piedi di Thauvin che mette dentro, 1-0.
Il gol innervosisce il Napoli, che per qualche minuto è confusionario e non reagisce.
Al 29' un altro guizzo di Neres ci riaccende, anche se il suo cross non trova nessuno in area di rigore.
Sempre da un suo guizzo al 36' nasce un angolo, la palla schizza sul dischetto dove Anguissa stoppa e tira subito, Sava si distende in tuffo e respinge.
Il Napoli finisce il tempo nella metà campo friulana, ma l'esito del copione è sempre uguale: arriviamo sulle fasce, ma palloni decenti in mezzo non arrivano.
Nella ripresa il copione sembra lo stesso, ma poi ti accorgi che non è necessario un lungo fraseggio per attaccare, ma basta dare una palla decente profonda a Lukaku per cambiargli la giornata: McTominey lo fa al 50', imbucando addirittura dalla nostra metà campo, Lukaku la protegge, la fa scorrere e poi si fa strada a sportellate fino al limite dell'area, poi infilza Sava, 1-1.
L'episodio apre la partita, perché il Napoli si rianima mentre l'Udinese si sfilaccia un po'.
Protestiamo per un contatto in area su Anguissa. Niente rigore.
Al 60' primo cross buono di Politano, ma Lukaku e McTominey la sfiorano soltanto.
Due o tre volte Neres viene lanciato bene sulla fascia, ma al di là di calci d'angolo non otteniamo altro.
Ma al 76' Neres fa tutto da solo: sguscia in mezzo a tre avversari e arriva in area, tira una prima volta ma gli viene deviato, ci riprova ed è fortunato a trovare la deviazione di Giannetti che manda alle spalle di Sava, 1-2.
Entra Simeone per Lukaku, e il Napoli la chiude subito con lo zampino proprio del Cholito: all'80' Simeone fa sponda per l'incursione di Anguissa, che da metà campo avanza di prepotenza e poi batte Sava, 1-3.
Escono Politano e Neres, dentro Ngonge e Raspadori, ma non accade più nulla
Commenti (0) Inserisci un commento (I commenti saranno sottoposti a moderazione)