Tattica, strategia, concentrazione, applicazione. Scegliete voi quale sia la ragione migliore per dire che Fiorentina-Napoli è stata la miglior partita dell'era Conte. Perché lo è stata, di sicuro.
Peraltro è stata anche la partita giocata nella peggiore emergenza fino a oggi, viste le assenze di Buongiorno, Kvara e Politano. Ma il Napoli quella famosa asticella ha voglia di alzarla, è chiaro. E pian piano lo sta facendo.
La classifica dice primo posto a +3, ma è chiaramente bugiarda perché l'Atalanta ha una partita in meno e l'Inter addirittura due. Fa bene invece Conte a guardare solo la distanza dal quinto posto (+12), perché quello resta l'obiettivo. Poi quel che verrà in più, verrà...
Formazioni ufficiali
FIORENTINA: De Gea; Comuzzo, Moreno, Ranieri; Dodo, Mandragora, Adli, Parisi; Sottil, Beltran; Kean.
A disposizione: Terracciano, Martinelli, Pongracic, Gudmundsson, Ikonè, Valentini, Gosens, Colpani, Richardson, Cataldi, Kayode, Caprini, Kouame. Allenatore: Palladino.
NAPOLI: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Spinazzola, Neres, Lukaku.
A disposizione: Contini, Caprile, Gilmour, Rafa Marin, Simeone, Zerbin, Ngonge, Mazzocchi, Gioielli, Raspadori. Allenatore: Conte.
Privo di Politano e Kvara, entrambi infortunati, il tecnico azzurro Conte sceglie di tentare una "madrakata" dando una maglia da titolare a Spinazzola, peraltro già con la valigia in mano, concretizzando così un 4-4-2 asimmetrico (visto che Neres resta alto e largo).
La novità tattica però non viene assorbita subito, perché Spinazzola comincia davvero molto basso e spesso va a formare una linea difensiva a 5. In pratica ci fa abbassare tutti dietro. Così per buoni 10 minuti ce ne stiamo nella nostra tre quarti senza mai ripartire, anche se rischi non ne corriamo.
Al quarto d'ora però basta un'azione a proiettare il Napoli dentro la partita: palla da Spinazzola a Olivera (in offside), l'uruguaiano scambia in area con Lukaku e poi castiga De Gea. Il gol viene chiaramente annullato, ma da qui in poi il Napoli comincia a muoversi meglio in campo e a muovere anche meglio il pallone.
Al 17' Spinazzola, toltasi la ruggine di dosso, fa tutto da solo e va al tiro, ma dritto per dritto su De Gea.
Al 21' cross di Spinazzola, sul secondo palo c'è Rrahmani che però di testa non è preciso.
Al 25' Neres fa tutto da solo ma calcia alto dal limite.
Al 30' però, dopo un quarto d'ora di pressione continua, la sblocchiamo: Neres parte da metà campo in velocità, ottiene l'uno-due da Lukaku e si infila palla al piede in area, arriva fin sul vertice dell'area piccola e poi spara sotto la la traversa, 0-1. Capolavoro.
Il vantaggio rischia di durare un amen però, perché al 34' un cross in area viene addomesticato da Kean, che poi si gira e spara alle spalle di Meret. Il VAR conferma un tocco con l'avambraccio dell'attaccante e fa annullare il gol. Sinceramente, se tocco c'è stato è davvero impercettibile e poco influente. Ma ci va bene e quindi siam contenti.
Al 38' ancora Fiorentina: Mandragora spara da fuori, Meret in tuffo respinge.
Al 41' Dodo si inserisce bene di testa ma spedisce alto.
Nella ripresa il Napoli non commette lo stesso errore che fece a Genova, restando sul pezzo in difesa senza rinunciare ad attaccare.
E siamo noi quelli più pericolosi.
Al 52' bell'azione azzurra con tiro finale di McTominey (altro grande spunto di Neres) che finisce fuori, ma sarebbe stato comunque offside.
Trenta secondi dopo però, Moreno ci infiocchetta un regalone: per evitare un angolo tiene palla in campo e la consegna ad Anguissa, e per rimediare lo falcia. Rigore. Lukaku va dal dischetto e spiazza De Gea, 0-2.
Palladino cambia la Viola e la sbilancia inserendo Gossens e Colpani.
Al 60' clamoroso doppio rischio per il Napoli: cross di Gossens, duello aereo in in area con palla che arriva sui piedi di Mandragora che spara dal dischetto, Meret ci salva una volta, la palla arriva a Beltran che da 5 metri calcia a botta sicura ma Rrahmani di schiena devia alto.
Dal pericolo scampato al possibile 0-3: al 63' Neres chiede lo scambio a Lukaku e lo ottiene, poi il brasiliano serve ancora Lukaku che arriva al limite dell'area e poi imbuca ancora per Neres, che stavolta se lo mangia calciando sbilenco fuori.
Il tris arriva però al 67': Anguissa ruba palla a Dodo e va via palla sulla destra, entra in area e crossa basso, Comuzzo svirgola e arriva McTominey che spara preciso nell'angolino, 0-3.
Esce Lukaku, dentra Simeone, che ha subito una palla buona da pochi metri, ma è troppo altruista (cerca il passaggio dietro per McTominey) e la sciupa.
Al 79' altra azione azzurra, con McTominey di prepotenza, ma Anguissa ciabatta il tiro dal limite.
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