Prendete un ragazzo nato e vissuto in Georgia, sfiorato pure dalla guerra. Fa un lavoro per il quale finora è stato sottopagato, in relazione alle sue performance e a quello che prendono alcuni suoi compagni. Come tutti i calciatori, gioca con il costante rischio che se uno scarpone qualunque gli entra sul ginocchio e glielo spacca, la sua carriera finisce qui, senza manco aver guadagnato quel che avrebbe potuto.
Adesso a quel ragazzo gli offrono 8 milioni l'anno per vivere in una delle città più lussuose al mondo, e se domani il caprone gli spacca il ginocchio, almeno ha la certezza che 40 milioni se li metterà in tasca.
Secondo voi quello che dovrebbe fare? dire no grazie perché mi sento un po' napoletano? Ma non scherziamo.
(...a dirla tutta, siamo certi che lui comunque un po' napoletano si senta visto che qui è diventato Kvara, qui ha vinto uno Scudetto indimenticabile e sempre mentre era qui ha vissuto matrimonio e paternità).
Kvaratskhelia fino a qualche settimana fa si è allenato sempre al massimo. Anche se ha fatto un po' schifo come rendimento, non si può dire che non si sia messo a correre. L'ha fatto male, ma l'ha fatto. I calci se li è presi, e pure parecchi. E' stato testardo e dribblomane, ma probabilmente le sirene parigine hanno inciso sul rendimento dell'ultimo periodo. E' normale, chi riuscirebbe a stare concentrato sul lavoro in quelle circostanze?
Adesso ha un'occasione professionale rarissima, se non unica. E' giusto che la colga, senza aspettare fine anno, perché non è detto che certi treni ripassino ancora.
Ecco perché questa retorica del tradimento proprio non la capiamo.
E' sciocca. E anche parecchio ipocrita.
Se a un qualsiasi napoletano tifoso del Napoli da sempre, offrissero 1 milione di euro per andarsene dalla città e passare a tifare Juventus, siamo certissimi che - a meno che non si tratti di un milionario - non ci penserebbe su due volte. Domattina lo troveremmo in giro per Vinovo con la maglia bianconera. E aggiungiamo, farebbe benissimo. Pecché e' sord so' sord, e con quel milione sistema tutta la famiglia.
Poi magari nel buio della camera si mette la maglia azzurra e si vede il Napoli di nascosto, ma guai a farsi sfuggire l'occasione della vita. Si chiama senso della realtà, tutto il resto è ipocrisia.
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