Il diesse azzurro Giovanni Manna ha parlato ai microfoni di Mediaset e SKY:
"Il percorso ci sta dicendo che siamo in una posizione di classifica vantaggiosa che ci siamo guadagnati partita dopo partita, vogliamo affrontare questa ultima parte di stagione con la stessa mentalità. Giorno dopo giorno lavoriamo sapendo cosa dobbiamo fare, però non ci precludiamo nulla".
"Essere in vetta non era un nostro obiettivo, la squadra è stata brava ad arrivarci e adesso vogliamo mantenere quella posizione. Ma senza disfattismo nel caso questo non accada ma propositivo perchè stiamo gettando le basi per un futuro importante. Dobbiamo essere orgogliosi e leggeri del percorso fatto e affrontare l'Inter, una squadra costruita per vincere".
"Credo sia un dato di fatto, non vogliamo scaricare pressione sugli avversari. Noi siamo un club diverso ma ci siamo guadagnati la possibilità di poter giocare questa partita con passione e determinazione. Nulla distruggerà quanto fatto fin qui di buono"
Il ds Manna poi risponde al ds dell'Inter Piero Ausilio che firmerebbe per lo scudetto al Napoli e la Champions ai nerazzurri: "Lui ci firma, magari noi mercoledì tifiamo Inter nella speranza facciano un percorso importante in Champions, come anche le altre italiane ancora impegnate in Europa. E' per il bene del nostro calcio".
Sullo Scudetto. "Serve restare attaccati alla realtà, stiamo facendo un percorso importante e sappiamo da dove arriviamo. Normale che ci siano criticità, ambientali o di pressione. Vanno fatti degli step, che si colgono solo con il tempo. Siamo contenti di quanto fatto, possiamo cullare un sogno, ma dobbiamo anche essere oggettivamente realistici".
L'esperienza a Napoli. "Per me è un'opportunità grandiosa, incredibile, ti rapisce dal primo istante. Fin dal primo giorno in cui entri a far parte di questo mondo, la passione e l'amore sono incommensurabili".
Conte, il Sud e Napoli. "La passione e il carattere di una persona del sud sono un po' diversi rispetto al nord. C'è un tratto emotivo e qualche nota d'amore diversa. È normale che una persona del sud senta subito suo questo progetto".
La convivenza con Conte. "Conte è un valore aggiunto, sempre. Il suo carisma, esperienza e competenza danno sempre qualcosa, in ogni momento, anche in quelli negativi, che capitano. È una persona che cerca sempre l'eccellenza. Lo standard è molto alto, bisogna lavorare in modo corretto, coerente e leale per raggiunge gli obiettivi prefissati".
Il colpo McTominay. "Abbiamo lavorato su giocatori funzionali alla nostra idea e che potessero alzare livello della squadra. McTominay giocava in un grande campionato e in una squadra gloriosa. È nata da lontano, poi quando abbiamo capito che c'era l'opportunità di prenderlo siamo stati determinati, fortunati e bravi a concretizzarlo".
Kvaratskhelia. "C'è un alone di rammarico, privarsi di un calciatore importante in corso non è mai facile. Ne abbiamo parlato tanto, è stato anche tutto molto strumentalizzato, secondo me. Questo mi lascia la volontà di essere sempre pronto a sopperire alle cose che non possiamo controllare, ma siamo sicuri di aver fatto la cosa giusta".
Su Osimhen. "Victor è un tormentone sempre, e non solo di mercato. È un calciatore appetibile, ha una clausola, si sa, e noi lavoriamo per trovare una soluzione nel minor tempo possibile, proprio per non ripetere quanto accaduto l'anno scorso".
Okafor. "Noah arrivava da un infortunio e da una condizione precaria, sta lavorando duro, si sta impegnando e penso posso dare una mano".
L'agenda dei rinnovi? "Su Olivera manca solo l'annuncio, abbiamo praticamente fatto tutto, con Meret stiamo parlando, mentre per Anguissa è una situazione diversa, ne parleremo con calma perché non c'è fretta. Si programma per fare tutto nei tempi migliori possibili".
Il centro sportivo di proprietà. "Alla Juventus ho vissuto il progetto Next Gen, curato insieme ad altre persone. Ed è virtuoso, lo stanno dimostrando i numeri. Sia tecnicamente che economicamente ha portato vantaggi, tanto che c'è un'altra squadra come l'Inter che si sta aggiungendo a questo percorso. D'altronde, in tutta Europa si va verso questa direzione. Noi siamo una realtà diversa, abbiamo delle criticità a cui stiamo cercando di sopperire, ci vuole del tempo ma lo faremo al meglio".
Il modello De Laurentiis. "Il Napoli è una delle poche proprietà italiane che ricorda un po' la filantropia. È un sistema molto diretto, per prendere decisioni è tutto molto semplice, senza passar da consigli. De Laurentiis è un presidente presente, che mi sta accompagnando in questo percorso, ne sono piacevolmente sorpreso".