Tutto bello, emozionante, e sfiancante per i nervi. Napoli-Inter finisce 1-1, e visto il pareggio interno dell'Atalanta (l'unica che può mordersi le mani) il duello Scudetto resta aperto e promette ancora una lunga strada prima di dirci chi lo vincerà.
Al Maradona si consuma uno strano destino: la settimana è stata caratterizzata dalla notizia dell'infortunio di Anguissa. Conte ha scelto Gilmour e non Billing per sostituirlo. Ma alla fine un gol pesantissimo in ottica Scudetto chi lo fa? Proprio Billing, quando mancava poco ai titoli di coda. Questo fa capire che il Napoli una panchina ce l'ha eccome (perfino Okafor e Ngonge si sono rivelato utili), e queste sono armi importanti per questo rush finale.
E restando in tema di destino, che a volte ti dà e a volte ti toglie, in questa partita il gol finale l'abbiamo fatto noi. E rischia di fare molto male - psicologicamente - all'Inter, che pare anche avere poca benzina nelle gambe (oltre a un calendario durissimo).
E ancora, possiamo festeggiare anche il ritorno a una condizione fisica eccellente per tutta la partita. Bentornata brillantezza.
FORMAZIONI UFFICIALI
NAPOLI 3-5-2: Meret;Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Gilmour, Lobotka, McTominay, Spinazzola; Lukaku, Raspadori.
A disposizione: Contini, Scuffet, Jesus, Okafor, Billing, Marin, Olivera, Simeone, Ngonge, Hasa. Allenatore: Antonio Conte.
INTER 3-5-2: Martinez; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro.
A disposizione: Di Gennaro, Calligaris, De Vrij, Zielinski, Arnautovic, Correa, Frattesi, Asllani, Pavard, Aidoo, Cocchi, Taremi. Allenatore: Simone Inzaghi
Senza Anguissa, senza Neres, senza Olivera (che può andare solo in panchina) e ovviamente non c'è più Kvara: il Napoli - praticamente senza più la fascia sinistra titolare del 4-3-3 - arriva un po' menomato al big match con l'Inter, quello che serviva a indirizzare in modo più chiaro questo Scudetto.
Ma Conte in conferenza stampa non s'è pianto addosso. Aveva detto ai giocatori di goderselo un giorno così, perché ci si è arrivati grazie a tanto lavoro e tanti sacrifici.
In campo il tecnico azzurro decide di sorprendere riguardo alla formazione iniziale, perché c'è Gilmour e non Billing, e si schiera a specchio: 3-5-2. Gli azzurri vanno a formare le "coppie" con gli avversari molto alti, prendendosi tutti i rischi del caso, ma con il chiaro intento di volerla vincere. Ne viene fuori una sfida accesissima e ruvida sin dall'inizio, con Doveri che soprassiede su un paio di cartellini (Dimarco e Rrahmani) che nei primi 10 minuti c'erano tutti. Continuerà anche dopo a fare giocare in modo assai maschio, lasciando i cartellini nel taschino da una parte e dall'altra.
Al 19' la prima occasione per il Napoli, con Lukaku che crossa basso per McTominey che però tocca appena e Martinez para senza problemi.
La svolta è in agguato subito dopo: cross nell'area azzurra, McTominey rischia grosso arrivando fuori tempo su Dumfires in area, ma sul prosieguo Gilmour - forse memore del troppo spazio lasciato a Calhanoglu all'andata- decide di entrare in scivolata e lo falcia sulla lunetta dell'area di rigore. Calcio di punizione, Dimarco la manda all'incrocio e fa 0-1.
Poco dopo la mezz'ora il momento migliore del Napoli.
Al 33' Lukaku per poco non si inventa un gol fantastico: su lancio di Gilmour - bello ma complesso da agganciare - il belga ci va al volo e sfiora il palo.
Pochi secondi dopo Buongiorno lancia profondo Raspadori, che supera anche Martinez ma nella corsa la palla gli rimbalza sulla tibia e schizza fuori.
Passa un altro minuto e Raspadori, imbeccato in area da Politano, si gira tira ma la palla viene deviata in angolo.
Il Napoli alza i giri e l'Inter mette in difficoltà, ma ci prendiamo dei rischi e al 40' loro entrano nella nostra area, dove il pallone staziona per 20 secondi prima che Rrahmani si lanci per respingere un trio di Dimarco da 6 metri.
Il finale di tempo è un doppio brivido: al 44' Raspadori recupera un pallone quasi sul fondo e lo butta subito dentro, Lukaku ci arriva e tira a botta sicura da 3 metri, ma Bastoni in estirada devia col ginocchio in angolo.
Tre minuti dopo però lo stesso miracolo lo fa Buongiorno, deviando un tiro di Dimarco che era scappato via a Politano fino alla nostra area piccola.
In avvio di ripresa il Napoli è rabbioso e preme forte.
L'Inter è schiacciata e Inzaghi deve pure cambiare Dimarco che si ferma: entra Pavard. Con lui dentro anche Zielinski per l'altro acciaccato Calhanoglu. Passano al 4-4-2.
C'è di fatto solo il Napoli, l'Inter aspetta tutta dietro.
Al 57' Lukaku fa sponda per Lobotka, che dal limite scarica un tiro violento, ma alto.
Al 62' gran parata di Martinez su siluro di McTominey, che aveva raccolto una palla vagante al limite dell'area nerazzurra.
Tre minuti dopo grande azione verticale degli azzurri, il tiro di Politano da dentro l'area trova l'onnipresente Bastoni a deviarlo in angolo.
Al 76' Conte fa il primo cambio: Okafor per Raspadori. Subito dopo toglie Gilmour e mette Billing e passiamo al 4-3-3.
Poi nel giro di altri 3 minuti vanno dentro Ngonge e Olivera per Politano e Spinazzola.
Il Napoli meriterebbe il pari, che alla fine arriva: Lobotka chiede e ottiene l'uno-due da McTominey e penetra centralmente, poi anziché tirare la passa a Billing, che la spinge due volte prima di fare 1-1.
Al 95' il Napoli va a un passo dalla vittoria, dopo un'azione di Okafor con cross, la palla buona ce l'hanno prima McTominey e poi Ngonge, ma in entrambi i casi c'è un difensore nerazzurro che salva buttandosi a corpo morto.
Non si vince, ma il Maradona tributa un lungo applauso agli azzurri.