Il calendario. "Ogni partita nasconde le sue insidie, perché quasi tutte hanno degli obiettivi da raggiungere e hanno motivazioni forti. Fare 7 vittorie? Io sono partito da inizio stagione con l'idea di vincerne 38.... chiaramente so che questo non può accadere, ma in campo si va con l'idea di vincere sempre. Poi è la regolarità di percorso che fa la differenza. Noi siamo stati bravi ad essere regolare dopo il primo ko a Verona, poi abbiamo avuto i nostri momenti più complicati. Ma resta un ottimo percorso. Adesso ci restano 7 sfide con squadre che hanno obiettivi importanti, e partite facili non esistono. Per alcune squadre anche 1 punto può far la differenza, per cui potremmo trovare avversari molto chiusi che vogliono portarsi via il punto".
Secondi tempi flop. "Non è vero che nei secondi tempi caliamo sempre. Se questo fosse il problema, avremmo fatto 0 punti contro Juventus, Atalanta, Inter. Le partite durano 90 e passa minuti, ed è inevitabile che l'andamento cambia nell'arco del match. Di sicuro in alcuni casi potevamo fare meglio, perché nel primo tempo magari avevamo avuto un dominio del gioco e nel secondo tempo no... ma talvolta capita che l'avversario deve rimontare e ti aggredisce di più, e magari c'è anche un po' il braccio che ti viene in certe circostanze. Noi lavoriamo con i ragazzi per fare in modo che il piano gara con cui partiamo venga portato avanti per tutta la partite. Però tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare... Ma fa tutto parte di un percorso che stiamo facendo."
Infortunati. "Spinazzola è la notizia positiva perché da un paio di giorni è tornato a disposizione. A gara in corso potrebbe entrare. Buongiorno non dovrebbe avere uno stop lungo, ma non so quanto starà fuori. Però abbiamo Jesus che sta bene e lo sostituisce. McTominey sta bene, spero che torni anche al gol perché ne abbiamo bisogno. In difesa mancherà Di Lorenzo ma c'è Mazzocchi che ha buone possibilità di partite dall'inizio."
Pressione. "La battaglia con l'Inter per dargli fastidio deve essere una pressione bella da vivere, perché ce la siamo guadagnata e ci viene chiesto di andare oltre le nostre possibilità... questo ci stimola. Questo duello è contro una delle squadre più forti d'Europa, e la Champions lo dimostra. Questa pressione stimola i tifosi a spingerci, si crea un ambiente di entusiasmo".
Gli infortuni. "Alla fine dell'andata io dissi che eravamo stati sia bravi che fortunati di non avere avuto grandi infortuni. Ma sapevo che nell'arco di una stagione certe cose ti capitano. L'emergenza ci è capitata ma l'abbiamo sempre affrontata, con i nostri pregi e i nostri difetti. quando ti succede devi essere ancora più bravo".
Il fattore Maradona. "Noi daremo sempre il 200% e usciremo dal campo con la maglia sudata, per questo si è creato un connubio di entusiasmo con la piazza. Ne siamo contenti e vogliamo alimentarlo".
Su Neres. "David prima dell'infortunio stava facendo un grande cammino. Poi se ti succede di stare fuori per un mese e mezzo per un fatto muscolare, inevitabilmente c'è bisogno di un periodo di riatletizzazione. Lui è un ragazzo serio che dà sempre il massimo, e la sua capacità di creare situazioni dall'uno contro uno ci torna utile. A Bologna ha un po' faticato, ma comunque si è applicato molto. Sta bene".