Ecco le parole di Sarri.
«Riguardo lo scorso anno non possiamo avere molti rimorsi. Abbiamo fatto fatica sull'infortunio di Milik a ritrovare certi equilibri. Sicuramente avrò sbagliato qualcosa, ma non ho grandi rimorsi. Qualche punto lo perdi per forza, succede anche a Juventus e Roma. Sono incidenti di percorso. Abbiamo perso continuità con Atalanta, Besiktas e Roma. Tutto nell'arco di 20 giorni».
Sul rapporto con De Laurentiis: «Lui esprime le sue idee in un certo modo, poi basta conoscerlo e si capisce. A volte può "svalvolare" come si dice a Firenze, ma il giorno dopo torna la persona calma di prima. Basta saperlo. In altre società c'è molto di più da ingoiare».
Su Ounas: «Non lo conosco ma ho visto molti filmati. La sensazione è che possa fare l'esterno su tutte e due i lati. Meglio se parte da destra e rientra sul sinistro».
Ruolo alla Ferguson: «Se intendete come durata non so. Se intendete fare anche il manager, non mi interessa. A me interessa solo il campo. Abbiamo un grande direttore sportivo, con Giuntoli vado d'accordo in maniera straordinaria. E poi il calcio italiano è diverso da quello inglese. Comunque qualunque sia la durata, la gioia di avere allenato questa squadra non me la potrà togliere nessuno, ma spero di rimanere a lungo».
Il giochino... «Chi butterei giù dalla torre tra Rizzoli Higuain e De Laurentiis? Se devo scegliere? Scelgo Rizzoli, perchè dei tre è quello a cui voglio meno bene».
Sul modulo. «Cambiare modulo per avere un aumento di gol non ha senso, visto che siamo stati il miglior attacco. Piuttosto c'è da prendere un gol in meno. Potremmo cambiare modulo a partita in corso, ma togliere un centrocampista per mettere un attaccante non la vedo una priorità ».
Sulla difesa: «I difensori più forti dei nostri costano cifre spropositate. Inoltre ho la presunzione di credere che un Tonelli in salute o un Maksimovic in salute ci possano dare una grossa mano. Lorenzo inoltre ha fatto l'esterno a destra anche ad Empoli, non è una novità E' esplosivo, veloce, in situazione di bisogno lo può fare».
Su Diawara: «Diawara nell'interdizione quando il campo si apre di più ha qualche metro in più rispetto a Jorginho. Ci garantisce una maggiore fase difensiva».
Sul paragone con Vinicio. «Mi lusinga perché è stato un innovatore. In quegli anni si giocava un calcio completamente diverso».
L'omaggio a Benitez: «Senza di lui oggi non avremmo alcuni giocatori importanti che abbiamo. Non abbiamo distrutto niente, la squadra aveva la tendenza a giocare a calcio, ma abbiamo cercato di velocizzare in tutto ed avere accortezza difensiva maggiore. Ma la mentalità era quella di giocare a calcio».
Sulla Var: «Bisogna dichiarare quali sono i due tre arbitri. Io voglio spaere i nomi di chi decide sui nostri destini. Non ho capito quale sarà l'attuazione, se si interverrà a gioco fermo oppure no. Alla base c'è che io voglio che sulla designazione ci siano i nomi di chi va alla VAR»
sul preliminare: «Molto difficile perché arriva in un momento in cui troviamo avversarie molto più avanti nella preparazione. Il fatto di cambiare poco sarà un punto a nostro vantaggio».
Il sogno. «Spero di vincere qualcosa qui, deve essere per il popolo un sogno. Non voglio che sia chiesto alla squadra, se siamo rimasti tutti insieme è perchè abbiamo questo sogno in comune. Se ci riusciamo bene, altrimenti il percorso è stato bellissimo lo stesso».