La sua napoletanità e il concetto di bandiera: «Un napoletano che gioca nel Napoli avrà sempre qualche responsabilità in più. Qualche critica l'ho avuta, ma ho continuato a lavorare. Bandiera? Sono orgoglioso di essere al Napoli e voglio rimanerci il più a lungo possibile».
Scudetto. «Lo scorso anno abbiamo dimostrato che siamo pronti. Siamo arrivati a una lunghezza dalla seconda e a cinque dalla prima, senza alcuni punti persi non dico che avremmo vinto lo scudetto, però ce lo saremmo giocati fino alla fine. La differenza con la Juve è che loro non sbagliano mai le partite con le piccole».
Sull'addio del compagno di Nazionale Bonucci. «Ha sorpreso tutti, anche per la tempistica: in 24 ore hanno chiuso un’operazione incredibile. Con lui ho un ottimo rapporto, gli ho mandato un sms di in bocca al lupo. Sicuramente la Juve ha perso un giocatore fondamentale, e questo deve darci più fiducia. Inoltre Chiellini e Barzagli hanno un anno in più... qualcosina possono perdere».
Sulla 10 di Maradona. «Io non l'ho mai chiesta, preferisco la 24 perché il giorno in cui e nata mia moglie. Il giocatore si vede al di là del numero».
Sul preliminare di Champions. «L'eliminazione col Bilbao fu dura, anche perché sbagliai un gol all’andata. Fu una mazzata. Però fu peggio accettare l'eliminazione col Dnipro in EuroLeague, perché quella sfida potevamo vincerla. A volte il preliminare lo decide anche un colpo di fortuna, noi dobbiamo pensare a giocare il nostro calcio».