Il bomber azzurro Arkadiusz Milik ha parlato a Repubblica. Ecco alcuni passaggi dell'intervista. «Dopo l'infortunio non pensavo di essere così forte: in questi mesi ho studiato il mio corpo e mi è scattato qualcosa nella testa. È proprio vero: ciò che non t’uccide, ti rende un uomo e un giocatore migliore. Posso dire che rispetto a prima dell'infortunio sono cresciuto, perché ho meno paura delle difficoltà ».
Capitolo Scudetto. «Siamo una squadra fantastica, con tantissime qualità . Giochiamo sempre a due tocchi ed è bello lavorare qui. Come gioco il Napoli ha vinto l’Oscar della Serie A, ma siamo arrivati terzi e i complimenti non bastano più. Il nostro obiettivo è vincere. La Juve resta favorita, ma ne ha vinti 6 di fila e per una squadra sono abbastanza. Magari ci sarà spazio per qualcun altro. Il Napoli, per esempio».
Sull'attacco. «Essere una punta in questo Napoli è divertente, Sarri è un grande tecnico: bravo in campo e dalla mentalità forte, che riesce a trasmetterci giorno dopo giorno. Mertens? Nessuna concorrenza perché le squadre forti devono avere molti giocatori di valore. Nessuno può scendere in campo per 60 partite».
Sul numero di maglia: «La 9 è libera ma io mi tengo la 99».
Sui gol: «Sono soddisfatto però siamo appena all’inizio. Contro il Chievo (
qui trovi le quote) ci aspetta una prova generale per il campionato e poi arriverà il preliminare di Champions di agosto, il primo bivio cruciale della nostra stagione. Dovremo partire forte».