L'Atalanta vuole proporre il replay della sfida dello scorso anno: coperture preventive a tutto spiano, atteggiamento aggressivo sulla tre quarti e contropiede. E la cosa funziona alla perfezione visto che dopo un tentativo di Mertens (diagonale su lancio di Insigne al 10'), si ripete l'esatto copione dell'anno scorso: calcio d'angolo, tra Callejon e Maggio svetta Cristante e insacca, 0-1 al 15'. I soliti limiti sul gioco aereo.
Tre minuti dopo rischiamo: è Ilicic a impegnare Reina. Poco dopo in mischia è Maggio a togliere dalla porta un tiro da 3 metri. E infine tocca a Reina dire di no a un colpo di testa ravvicinato di Hateboer.
Prima della fine del tempo il Napoli ha una buona occasione, ma Masiello è provvidenziale nel togliere un pallone che Mertens avrebbe solo dovuto spingere dentro.
E allora ci vuole una giocata da fuoriclasse: al 10' calcio d'angolo battuto da Ghoulam, la difesa atalantina respinge, al limite Zielinski controlla di petto e colpisce al volo sparando un siluro sotto la traversa, 1-1.
E' la scossa.
Sarri cambia subito: dentro Allan, fuori Hamsik. E' il gettone giusto per far partire la giostra, perché al 15' proprio Allan indovina la palombella perfetta per saltare la difesa e imbeccare Insigne, che è geniale nel servire al centro Mertens che al volo fulmina Berisha, 2-1. Impensabile fino a 5 minuti prima.
Col punteggio ribaltato, la partita diventa bellissima. L'Atalanta non ci sta e si rovescia avanti, con Kutric (65') che spaventa il San Paolo. Sarri fa altri due cambi nel giro di 10 minuti: Diawara per Jorginho prima, Rog per Zielinski dopo.
All'81' Mertens sciupa il match point: Rog lancia Callejon che serve Dries, il belga si infila in area ma poi sceglie di spararla di rabbia e finisce per alzare tantissimo la sfera. Il tris però arriva all'87': gran palla di Allan a saltare la difesa e lanciare Callejon, lo spagnolo arriva al limite e passa dietro per Mertens che fa filtrare per Rog, che da 4 metri spara in porta. Quattro vittorie su quattro gare ufficiali, avanti così.