Ecco cosa ha detto Sarri.
Il tecnico prima risponde a due chiacchiere degli ultimi giorni: «Ho letto che qualcuno mi addebita il silenzio stampa: è una falsità , l'ha voluto la società e io come dipendente mi sono adeguato». Poi: «Raiola? Non so neanche esattamente cos'abbia detto, sinceramente me la trova lui la squadra se vado via (scherza, ndr)! E' una supposizione sua, basata su sue conoscenze del mercato ma io in questo momento penso solo allo Shakhtar, è l'ultima cosa a cui penso».
«Chi giocherà in attacco? Ho diverse possibilità , e anche Milik-Mertens assieme è una possibilità . Non so se Insigne riposerà domani oppure fra qualche partita... non lo so dire. Ragioniamo partita per partita e sono concentrato su questo».
Qui le QUOTE del match Shakhtar-Napoli
«Lo Shakhtar è una squadra forte anche se è poco conosciuta in Italia. Sono abituati a fare la partita, con giocatori offensivi molto tecnici e due esterni difensivi sempre in proiezione offensiva. Sarà dura anche se proprio per questo ci concederanno delle opportunità . Noi dovremo essere bravi a sfruttarle. In un girone di sei partite, è chiaro che il risultato della prima partita è condizionante: inciderà pesantemente sulle prossime partite».
«Vincere con sofferenza? Non penso sia un salto di qualità nostro, perchè preferisco quando giochiamo bene per 90' e non per 40'. Forse a differenza dell'anno scorso abbiamo più solidità difensiva nei momenti di sofferenza. Se superiamo indenni quei momenti della partita, andiamo a fare risultato grazie al forte potenziale in attacco».
«Hamsik? Per me il capitano è insostituibile perché ha delle caratteristiche che non ha nessuno. Questo specialmente quando lavora fra le linee. Esce tutte le partite perché è l'unico modo per farlo riposare parzialmente e averlo sempre a disposizione. Mi darà il 101% superato il momento difficile».
«Stanchezza fisica? Se così fosse, allora gli altri stanno molto peggio visto che corriamo di più degli avversari nei secondi tempi... lo dicono i dati».
Ultima stoccata: «Agnelli ha iniziato a parlare di mercato che va chiuso prima e tutti dicono: 'Si, è vero', quando io lo dicevo e mi davano del folle».