Sul vice-Mertens: «Per quanto il tempo sia poco tra una sfida e l'altra, faremo sicuramente qualche prova. Purtroppo per venti giorni giochiamo ogni 70 ore, e quando c'è la sosta le nazionali si prendono i giocatori per 33 giorni. Ecco perché il calendario va riformato e soltanto allora il lavoro riprenderà senso».
«Zapata e Pavoletti mi danno rimpianti? Scusate, ma se dovessi avere tre giocatori per ruoli finirei per allenarne 33 giocatori, e poi bisognerebbe vedere con che testa sarebbero rimasti a fare la terza punta. Se si rompe Icardi all'Inter oppure Higuain alla Juventus sarebbe la stessa cosa... augurandogli ovviamente che non si facciano mai male».
Sulla sfida di domani. «Non capisco perché se si parla di Ajax si parla di partita difficile, mentre per il Feyenoord che gli è davanti si parla di partita facile. Ha intelaiatura di calciatori esperti e giovani di cui sentiremo parlare nei prossimi anni. Domani ci creerà problematiche enorme. Sarà una partita importante, dopo il ko contro lo Shakhtar. Il Feyenoord non è affatto in crisi, magari non arrivano solo i risultati, ma è una squadra viva e di grande fisicità , con individualità di ottimo livello».
Sul turnover: «C'è un luogo comune nel dire che Sarri non cambia. A me pare che siamo tra quelli che hanno cambiato di più...»
Meglio la Champions o lo Scudetto? «E' legittimo che a livello inconscio la squadra si senta più competitiva in Italia che in Europa, ma è meno logico pensarlo a settembre. Pensiamo sempre partita dopo partita. Vediamo se abbiamo la stessa determinazione in Coppa così come in campionato... c'è da combattere con l'inconscio, ma bisogna provarci».
Su Reina: «Sta facendo benissimo. Ha preso un gol su punizione con tantissimi giocatori in barriera e il pallone che compare soltanto a 10 metri dalla porta. Poteva invece fare il paraculo e mettersi tutto sul suo palo, ma se avesse fatto così 8 volte su 10 avrebbe preso gol sull'altro. Ha preso un gol da uomo, non da paraculo».