Sulla clausola di Sarri. «Non devo convincere nessuno, è troppo intelligente per capire che sta mettendo per iscritto quella teoria che aveva tanto inventato e applicato nelle serie minori, ora a Napoli ha avuto molto. La gente secondo me ama parlare perchè non costa nulla, giusto che sia così. Cosa succederà con la clausola? E' un gentiluomo ed è affezionato, Sarri si è mai diviso dalla moglie? Ha mai ripudiato il figlio? Allora non vedo perchè debba lasciare, è chiaro che dipenderà anche molto da me: 'ccà nisciuno è fesso', qualcosa faremo».
La risposta ad Allegri: «Dice che è più facile essere belli che vincere? "Ognuno se la canta e se la suona come vuole: io dico che siamo belli e vinciamo, ma accettiamo queste battute».
Sullo Scudetto. «L'anti Juve siamo noi per il momento ma possono uscirne tante altre che possono togliere punti ai bianconeri a nostro favore. Ho sempre sostenuto che a fine marzo è molto importante sapere dove si è, all'inizio può far piacere ma è come guardarsi allo specchio e dire 'mi è scomparso un pelo, sto bene'. Chi si loda si sbroda, bisogna coltivare l'umiltà che non è facile con ragazzi di successo».
Su Mertens. «I soldi che gli danno gli altri glieli posso dare io e continuare. E poi giocare in altre sponde dove, improvvisamente, non si rende come in casa Napoli... non so quanto possa essere piacevole a fine carriera. Io preferisco fare come il madridista, come Cristiano Ronaldo, farebbe bene a cambiare? Noi non siamo il Real Madrid, ma forse per Mertens lo potremmo rappresentare».
Sul mercato degli attaccanti: «Non abbiamo voluto cedere nessuno, questo è stato il nostro grande acquisto. Vedremo con l'infortunio di Milik cosa accadrà ma per fortuna tornerà prima essendosi fatto male prima rispetto all'anno scorso. Riguardo Inglese ebbi questa intuizione l'ultimo giorno di mercato... avvisai Campedelli che a gennaio in caso di problemi avrei bussato alla sua porta e busserò! Ma non vi anticipo altro».
Su Federico Chiesa: «Il valore è in relazione non solo a quello che ti può dare ma perchè darà risultati nel tmepo dal momento che dovrà inserirsi e mettersi al servizio degli altri. Il problema dei Della Valle è che non hanno mai parlato di un prezzo, ma credo che sia caro»
Frecciata a Ventura: «Le responsabilità non sono mai dell'allenatore, ma di chi l'ha scelto. E' arrivato alla nazionale dopo tanti anni di club. Si sa che la Nazionale che non ti dà la possibilità di avere un gruppo a disposizione da allenare. Però se scegli un modulo 4-2-4 estraneo ai calciatori che utilizzi, forse te le vai anche a cercare le difficoltà ».
Stoccata a Infront: «Non vedo l'ora che questo mandato a Infront fra 4 anni scada e quindi di poterci mettere su una nostra piattaforma e salire di fatturato, portandoci allo stesso livello di Inghilterra, Germania e Spagna. Noi italiani dobbiamo sempre rincorrere gli altri, io lo so perchè ma non lo posso dire perchè partono mille denunce. Faccio spalle grosse e resisto».
Su Quagliarella: «Ha vissuto un anno col groppone in gola per un male che nemmeno noi conoscevamo, altrimenti me lo sarei tenuto, puntavo tanto su di lui. L'avrei difeso e estirpato alla radice quel brutto male se lo avessi saputo».
Sulla sfida con la Roma: «Non temo l'organico della Roma, ma il suo allenatore sì. Il Sassuolo da quando non c'è più lui sta facendo meno bene. Di Francesco ha un suo perché, bisogna prendere con attenzione e maturità , questa gara. Ho chiesto il cambio di orario, alle 18, vista la tensione che c'è dopo l'episodio che costò la vita al povero Ciro Esposito. Credo però che nella gara contro la Lazio a Roma, l’Osservatorio abbia avuto da ridire sul comportamento dei tifosi azzurri, questo lo ignoravo ma ognuno paga le conseguenze di ciò che fa. Speriamo siano numerosi i tifosi azzurri non residenti in Campania che possono venire».
Retroscena sull'acquisto del Napoli: «Ero a Capri, vedo Gaucci che mi fà : 'Mi compro il Napoli per 5mln'. Mi informai subito della situazione. Pozzo invece arrivò a 17 milioni. Io presi i miei 32 milioni di euro, feci 32 assegni circolari da 1 mln e una sparpagliata da 730 mila euro. Depositai questi assegni e il Napoli diventò mio».