Il difensore azzurro Kalidou Koulibaly ha concesso una lunga intervista a Il Mattino. Ecco alcuni stralci. «I miei miti si chiamavano Thuram e Desally, più il primo però. Classe, tecnica, forza fisica. Tutto. Calciatore straordinario».
L'approccio con Napoli. «Non fu facile perché il Belgio rispetto al calcio italiano è completamente diverso. Benitez mi ha aiutato, Sarri mi ha riscoperto. Il mister vede cose che altri non vedono. E' uno studioso e qualunque cosa gli chiedi ha sempre una risposta. E ti fa pensare come componente di una squadra e non come singolo. Quando e' arrivato mi ha detto: “Se fai come ti dico io diventerai un grandissimoâ€. E io ci sto provando. Proprio oggi mi ha fatto vedere un video con dei miei errori».
Sulla sfida con la Roma. «Se non siamo squadra rischiamo di perdere, al contrario è più facile vincere. Il duello con Dzeko? Non sarà un duello tra me e lui, perché poi poi magari fa gol un altro ed è finita. Sarà una partita tra Roma e Napoli. Scudetto? Certo che ci crediamo, ma non ci dobbiamo pensare. Ciò che conta e' battere la Roma adesso. Non so se siamo i più forti, ma io mi diverto tanto a giocare in questo Napoli. E non immagino cosa significa vincere uno Scudetto qui, me lo hanno raccontato, ma mi hanno anche detto che e' difficile da raccontare, bisogna viverlo».
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