Il bomber belga del Napoli, Dries Mertens, ha rilasciato un'intervista a Repubblica. Ecco alcuni passaggi. «Il gioco di Sarri mi permette di segnare tanto. Sono cresciuto anche grazie alla continuità , perché prima partivo spesso dalla panchina, ma il calcio di Sarri sembra fatto su misura per me. Amo giocare con il pallone rasoterra e le triangolazione veloci: i punti forti e distintivi del Napoli. E poi mi trovo benissimo con Insigne, con cui non devo più lottare per un posto. Parliamo lo stesso linguaggio tecnico e siamo migliorati insieme».
Sul Pallone d'Oro: «La nomination è stata inaspettata, anche se per quello che ho fatto nella scorsa stagione sento di meritarla. Ma è lo stesso una sensazione speciale essere tra i 30 giocatori migliori d’Europa».
Sulla corsa Scudetto. «Quest’anno siamo partiti per provare a vincere lo scudetto, anche se le avversarie sono tante e soprattutto la Juventus resta sempre la favorita: per la mentalità e la qualità del suo organico. Adesso come mentalità siamo più vicini, ma con il nostro gioco dobbiamo limare la differenza complessiva di talento che c’è tra noi e i bianconeri».
Dries Mertens, stesse iniziali di Diego Maradona... «Lui ha fatto la storia azzurra e imitarlo è il sogno di tutti noi: non solo il mio. Ci proveremo fino alla fine. Vincere qui sarebbe tutta un’altra cosa: Napoli è speciale».
Sul tour de force: «Roma, City e Inter saranno tre partite importanti, per il campionato e anche per la Champions: un altro obiettivo a cui teniamo molto. Ma in ogni gara ci sono tre punti in palio e gli scudetti si vincono pure battendo Verona e Benevento».