Su Sarri. «Lui è molto furbo, un toscano DOC. Molti allenatori lavorano male perché vivono col timore che possano essere esonerati, mentre per me il tecnico deve essere uno dei punti di forza della società . Giochiamo talmente tante partite che i giocatori possono logorarsi e quindi ci sta che qualcuno possa star fuori».
La sfida contro il Real Madrid: «Per noi è un'occasione storica. Affronteremo una grande squadra con una grandissima società con un fatturato 4 volte superiore al nostro. Davide contro Golia. Dobbiamo dimostrare personalità e non dovremo subire l'autorevolezza degli spagnoli. Soprattutto da loro. Qui invece potremo dire la nostra con i tifosi».
Sulla napoletanità . «Abbiamo pochi italiani e quindi dobbiamo far capire agli stranieri cosa vuol dire Napoli. Mertens lo sa bene, lui è uno scugnizzo forse ancor più di Insigne. E' spensierato, mentre Lorenzo è pensieroso».
Su Gabbiadini: «Abbiamo la necessità di sistemare l'attacco. Serviva però un'altra prima punta d'area di rigore. Ho commesso io un errore di valutazione negli anni scorsi. Non è che non si è riuscito ad esprimere, solo che gli vengono chieste cose diverse dalle sue qualità . Gabbiadini col modulo di gioco di Mihajlovic ha funzionato, con quello di Benitez pure, quindi non posso rimproverargli nulla».
«Non venderò mai il Napoli finché non mi stancherò del mondo del calcio. Riguardo lo stadio invece, dobbiamo ringraziare i Ministri degli Interni che non sono stati capaci di creare delle leggi efficaci per la costruzione di impianti nuovi».