Così come nessuno aveva mai visto un Napoli così disintegrato per mezz'ora, allo stesso modo nessuno quest'anno aveva visto un City così in difficoltà per un tempo in casa propria.
L'unica nota stonata della sera è l'infortunio di Insigne, che probabilmente (a prima vista almeno) non pensiamo sarà in campo sabato sera.
Le scelte: Sarri manda dentro Diawara e Zielinski, ovvero il centrocampo più sfacciato. Del resto voleva che gli azzurri se la giocassero a viso aperto. La scelta (specie quella di Zielinski) inizialmente si dimostra però un disastro.
La prima mezz'ora sembra che il Napoli vada ad una festa alla quale però non partecipa, e vede solo gli altri che si divertono. In realtà non è colpa degli azzurri ma merito del City che fa più o meno le stesse cose che fa il Napoli di solito, ma al triplo della velocità . Gli azzurri non riescono neppure ad affacciarsi nell'altra metà campo, perché il pressing dei citizens è di una ferocia inaudita.
Poi però il Napoli si sveglia e comincia a partecipare alla festa. Il solito schema Insigne-Callejon viene disinnescato da Ederson, ma è al 37' che gli azzurri hanno l'occasione per rientrare in partita: Albiol viene trattenuto da Walker in area, è rigore. Mertens però si fa venire la tremarella e spara dritto per dritto rasoterra, con Ederson che respinge di piede.
La cosa positiva è che il Napoli non accusa il contraccolpo, ma anzi sembra aver capito che - come diceva effettivamente Sarri - occorre aver la faccia da cazzo di palleggiare in faccia al City e giocarsela. Ed è così che Mertens ha altre due occasioni (più blande) per fare ancora male. Il primo tempo va comunque agli archivi sul 2-0. Giusto, strameritato.
La ripresa conferma la sensazione avuta sul finire di primo tempo: il Napoli vuole dire la sua. Gli azzurri pressano alti e in modo convinto. Forse fin troppo, visto che Insigne ci rimette addirittura i muscoli ed è costretto a chiedere il cambio precauzionale (ma per l'Inter è difficile che ce la faccia).
Al 71' altro acuto azzurro: Ghoulam mette in scena il replay dell'azione contro la Spal, ne salta uno, due tre e quattro e si procura un calcio di rigore sacrosanto. Va sul dischetto Diawara che segna, 2-1! La partita è cambiata e Sarri tira fuori Hamsik giocandosi la carta Ounas.
Al 79' Mertens ha sui piedi anche la palla del pareggio, lanciato centralmente in velocità . Il belga però viene rimontato e tenta un improbabile pallonetto da 30 metri che finisce fuori.
Le squadre però adesso se le danno come due pugili allo stremo che non tengono più la guardia. Ounas impegna Ederson (82') e 30 secondi dopo Reina chiude lo specchio a Sané. Il Napoli ci riprova fino alla fine esponendosi al contropiede. Ma è tutto inutile, il risultato non cambia più.