L'Inter conferma di essere solidissima, ma a parer di chi scrive neppure vicina a poter sognare lo Scudetto, visto che nell'ultima mezz'ora tra perdite di tempo e sonnacchietti vari, ha giocato solo per lo 0-0. E se non ci fosse stato uno tra Skriniar e Handanovic (pressoché perfetti), chissà come finiva...
Sarri recupera Insigne e lo schiera dall'inizio, ma probabilmente chiede a Ghoulam di non spingersi eccessivamente avanti, in modo da consentire a Insigne di non rientrare troppo (almeno questa è l'impressione avuta in campo). Spalletti se la gioca col 4-2-3-1 nel quale Borja Valero dovrebbe dar fastidio a Jorginho.
In realtà nessuna delle due riesce a prevalere sull'altra, anche se il Napoli piazza diverse fiammate: al 19' la più grossa, quando Callejon impegna Handanvoic, che poi sul tap-in da 3 metri di Mertens compie un miracolo col piede. Il portiere interista si ripete al 34' quando Hamsik imbuca per Insigne che di testa la manda tra le braccia del portiere.
Si vede però anche Reina, che al 41' alza in angolo una "puntata" di Borja Valero da 5 metri.
Poi però il copione del match cambia. L'Inter se la gioca da provinciale puntando sfacciatamente al pari (facendo rammaricare Spalletti nel dopo partita), sperando poi di avere il contropiede giusto.
Il Napoli invece staziona costantemente nella tre quarti nerazzurra, ma in mezzo al traffico non trova mai il buco giusto. Però per 4 volte si grida al gol: quando Hamsik sfiora il palo dal limite (10'), quando Mertens riceve palla al limite ma il suo tiro sbatte su Skriniar (21'), quando Insigne prova a giro dalla sua mattonella ma la palla termina di un soffio a lato (29') e infine all'89' quando Miranda anticipa di un pelo Mertens e costringe Handanvoic al tuffo in angolo.
Si chiude 0-0, con un lungo applauso del San Paolo che saluta il primo pareggio stagionale. Del resto mica se ne possono vincere 38.