Sarri fa un solo vero innesto "insolito", ovvero Chiriches in difesa al posto di Albiol (scelta azzeccatissima). Il centrocampo che schiera invece prevede il duo Zielinski-Diawara assieme all'inamovibile Hamsik. Tridente solito in avanti.
L'avvio degli azzurri è da botta psicologica, perché la prima occasione viene fallita da Insigne con un tiro a giro di poco fuori, e un minuto dopo il Genoa trova il vantaggio: perdiamo palla nel momento peggiore, quando i due terzini sono troppo dietro rispetto ai centrali, così l'imbucata per Taarabt diventa facile facile, e il francese pesca il jolly in diagonale con l'aiuto del palo, 1-0.
Il vantaggio dà entusiasmo ai rossoblù, ma il Napoli non si scompone e Insigne ha di nuovo la palla buona ma la tira tra le braccia di Perin (9'). Ecco allora che entra in scena Mertens. Dries si procura e realizza una punizione da quasi 30 metri, rimettendo le cose in ordine al 13'. Poi regala un gioiello un quarto d'ora dopo, quando su lancio perfetto di Diawara, stoppa e tira in corsa nel giro di mezzo secondo, trafiggendo Perin sotto la traversa, 1-2.
Al 37' Koulibaly arriva con un pizzico di ritardo sulla spizzata di testa di Hamsik.
Sul finire di tempo però proviamo a farci del male da soli: Hysaj fa un passaggio orizzontale scriteriato regalando palla a Lazovic che avanza solo verso l'area e tira, una deviazione di Koulibaly manda in controtempo Reina che però col piedone salva tutto.
Nella ripresa la gara ha un solo padrone per mezz'ora. Il Napoli sfiora il tris con Insigne e Callejon, ma al 15' ci pensa "San Ciro" a inventarne un'altra: il belga riceve un delizioso filtrante di Insigne, prova a crossare forte e basso per Callejon, e Zukanovic nel tentativo di allontanare infilza Perin, 1-3.
Il Genoa adesso ci crede, il Napoli barcolla paurosamente quando Lapadula aggancia al volo in area un cross lungo e spara di poco alto, mentre ci vuole uno strepitoso Koulibaly per strappargli il pallone a 3 metri dalla porta. Tre sono pure i minuti di recupero, durante i quali il Napoli tiene palla sulla bandierina in attesa del triplice fischio finale. Siamo di nuovi primi, sotto a chi tocca.