Sulla sfida Napoli-Milan. «Saranno carichi dopo il successo col Sassuolo. E’ una squadra con tanta qualità e vorrà dimostrarlo a Napoli. Noi dobbiamo solo pensare a noi stessi e imporre il nostro gioco, concentrati su quello che sappiamo fare. Sicuramente sarà un match bello e difficile».
«Ormai sono napoletano. Ricordo che quando arrivai qui la città mi travolse: ero un ragazzo molto tranquillo che veniva da un contesto molto tranquillo, per cui i primi mesi non è stato facile e mi sono detto "mamma mia, dove sono finito". Adesso invece invito gli amici qui a Napoli e loro non vogliono più andarsene».
«Quello che sono oggi lo devo molto alla mia famiglia. Persi mio padre quando avevo solo 17 anni, ma lui mi ha lasciato tanti insegnamenti ed è anche grazie a lui che ho raggiunto certi obiettivi. Come tecnico invece devo molto a Mazzari, che è stato l'allenatore che mi ha dato di più perché mi ha permesso di raggiungere la Nazionale».
Su Ghoulam: «mi infortunai proprio al primo anno di Napoli. So cosa significa una lesione al ginocchio, devo dire che è dura. Infortuni del genere ti possono buttare giù soprattutto nei primi mesi. Ho parlato con lui ieri e l'ho visto sereno. Secondo me non ha realizzato ancora la tipologia di infortunio subito, quando capirà serviranno gli amici e noi compagni di squadra. Faouzi ha la mentalità giusta per tornare più forte di prima».
Hobby? «Mi piacciono molto i motori. Seguo la Formula 1 e la Moto Gp. A casa a Vincenza ho un'officina e mi diverto a montare e smontare pezzi di auto e di moto. E' un passatempo che porto avanti nel poco tempo che ho».