Le contraddizioni sono andate avanti per 2 anni, raggiungendo il culmine nella sfida clou con la Svezia, quella finita con un pietoso 0-0. L'abbiamo giocata con giocatori sempre snobbati finora (Jorginho e Gabbiadini) che improvvisamente diventano titolari; con alcuni di nuovo fuori ruolo (Florenzi ormai è una vita che non fa più la mezzala); con il giocatore più talenutoso (Insigne) in panchina mentre altri che le coppe europee le hanno viste a malapena (Belotti) venivano buttati nella mischia per salvare la patria.
Ma speriamo di non vedere neppure più Tavecchio, l'uomo che poco tempo dopo essere stato eletto capo del calcio italiano parlava di Pogba e delle banane, e poco dopo anche di ebrei e omosessuali. E che ieri ha messo le mani avanti dicendo che il suo mandato non dipende da quante figure di m... fa l'Italia.
Cosa speravamo di ottenere con questa coppia di geni?