Sarri cambia tre quarti di difesa: dentro Chiriches per lo squalificato Koulibaly, Hysaj viene dirottato a sinistra e Maggio inserito a destra. A centrocampo si rivede la coppia di Donetsk, ovvero Diawara-Zielinski. Una scelta che è quasi obbligata perché avendo in campo due terzini che non attaccano, bisogna avere un centrocampista offensivo in più come (dovrebbe essere) Zielinski.
Sono proprio gli ucraini che si fanno preferire nel primo tempo. Taison si divora il vantaggio al 10' tirando fuori di punta una volta presentatosi solo davanti a Reina. Poi è Marlon (32') a calciare centrale favorendo la respinta di Reina dopo aver mandato Hysaj al bar con una finta. Infine Fred (41') spara dal limite costringendo Reina alla respinta in tuffo.
L'unico altro acuto del Napoli invece lo regala Insigne, che al 28' costringe Pyatov alla paratona volante con un tiro a giro dal limite.
Il copione del match cambia, e Sarri richiama proprio Insigne per dare robustezza al centrocampo con Allan. Zielinski va a fare l'esterno sinistro (più trequartista), e dopo 5 minuti si divora il gol del 2-0: Mertens sbuca da dietro Pyatov e gli scippa il pallone, serve Piotr che con la porta spalancata va col piattone e alza la mira.
Le squadre si allungano, ma è più il Napoli ad avvicinarsi al raddoppio che non lo Shakhtar al pari. Sarri dà fiato ad Hamsik (76') per Rog. E poco dopo arriva il bis: Zielinski strappa all'improvviso, chiede un triangolo impossibile a Mertens che glielo chiude mettendolo davanti al portiere, Piotr stavolta non sbaglia e castiga Pyatov.
Sulle ali dell'entusiasmo arriva anche il tris: angolo per il Napoli, palla lunga per Albiol che prova a sorprendere Pyatov sul palo lungo, il portiere smanaccia ma arriva Mertens che di testa ribatte a rete da mezzo metro, 3-0.
Adesso sotto con il Feyenoord.