«Zielinski come esterno? Lui è nato attaccante e ha sempre giocato lì, come trequartista o seconda punta. Io a Empoli lo portai più dietro. Lui ha qualità e capacità di far gol, per cui può interpretare quel ruolo. Potrebbe fare alcune cose che fa di solito Lorenzo, per caratteristiche è il più adatto. Però è chiaro che avendo giocato poco in quel ruolo deve rodarsi. Nel primo tempo infatti ha fatto male, mentre nella ripresa si è liberato bene e infatti è andato vicino al gol due volte».
«Creiamo poco? La nostra media in campionato è 7,6 palle gol create, la nostra agenzia di scouting oggi dice che ne abbiamo avute 7 per cui non siamo distanti. Se oggi avessimo vinto 1-0 tutti avrebbero parlato di un Napoli ritrovato».
«Mertens poco brillante? C'è poco da fare, non abbiamo altri attaccanti centrali in rosa per cui volente o nolente deve giocare lui. Abbiamo perso l'esterno sinistro più forte d'Europa e dopo anche Insigne, per cui qualche problema è normale che sia venuto fuori, ma qualsiasi squadra senza tre giocatori forti ne paga le conseguenze. E' normale. Milik ci consentiva di far tirare il fiato a due giocatori».
«Insigne? Non posso dire quando rientrerà perché si sta ancora curando. Martedì faremo il punto della situazione, vedremo se ci saranno novità con i medici e lo staff. Poi vedremo in questi giorni come procede il suo recupero».
«Ounas? Stiamo lavorando per farlo crescere. Se Douglas Costa che viene dal Bayern comincia a giocare nella Juve a novembre, non è che dal giovanissimo Adam che viene da un calcio diverso ci si può aspettare che decida le partite. Lui sta seguendo il percorso giusto che un giovane, al primo anno di Serie A, deve percorrere»
«La classifica? Sta succedendo quello che era nella logica. Alla eravamo primi con 38 punti, alla 16esima chi è primo ne ha 40. E' un rallentamento fisiologico. Non certo possono finire cinque squadre sopra i 100 punti».