Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Ecco alcuni estratti. «Il mio sogno è sempre stato diventare giocatore del Napoli e giocare al San Paolo con la maglia azzurra. Sono fiero di ciò che ho fatto per i sacrifici sono stati tanti, come quelli della mia famiglia. I miei genitori non mi hanno fatto mancare nulla, nemmeno nei momenti di difficoltà ».
Scudetto. «Potrebbe essere l’anno buono». Champions. «Non è vero che abbiamo scelto di uscire per pensare al campionato, anzi speravamo di andare avanti. Però abbiamo compromesso tutto nella prima partita con lo Shakhtar. Vuol dire che proveremo a vincere l'EuroLeague».
Allenatori. «Con Mazzarri ero ancora al primo anno di serie A e ho giocato poco. Mi disse che dovevo giocarmi una chance in ritiro con Vargas. Ho conquistato in seguito la sua fiducia con il lavoro, anche se ho giocato poco e come seconda punta. Con Benitez ho fatto l’esterno, anche se con un altro modulo; facevo tutta la fascia e questo mi ha aiutato a interpretare pure la fase difensiva. Sarri all'inizio mi chiese di fare il trequartista, ma i risultati furono negativi e si passò al 4-3-3, il modulo che preferisco, che facevo con Zeman. I movimenti sono diversi, mi vengono naturali».
Nazionale. «Spero che vengano momenti migliori per tutti, e che scelgano bene il ct. Potrei giocare il Mondiale 2022 a 31 anni, magari può essere l’età giusta per vincerlo. Però c'è anche l’Europeo in mezzo, cercheremo di vincerlo».
Il futuro. «Ho rinnovato fino al 2022 e sto bene qui e spero di rimanerci più a lungo possibile. Ma vivo il momento. Poi la vita del calciatore si sa com’è, è corta. In genere si decide sempre in due, comunque».
La stoccata a Higuain. «Non posso dire cosa gli ho urlato quando ha esultato... qualche parolina in dialetto. Mi è dispiaciuto perché è stato 3 anni qua, al di là della scelta quando fece gol a Torino e poi a Napoli non aveva mai esultato, quest'anno invece l’ha fatto. Avrebbe dovuto avere un minimo di rispetto per noi ex compagni, dice di essere nostro amico, invia messaggini ad alcuni di noi alla vigilia e poi ci esulta in faccia? E’ stata una mancanza di rispetto».