Il regista del Napoli Jorginho ha concesso una lunga intervista a Repubblica. Ecco alcuni stralci. «Scudetto? Rimane la Juve quella favorita, visto che ha vinto sei campionati di fila e ha un gruppo super. Però al momento dobbiamo solo pensare alla sfida con il Crotone, un avversario combattivo su un campo caldo. Il Napoli dovrà fare le cose per bene».
Qui le QUOTE del match CROTONE-NAPOLI
Bilancio. «I 96 punti che abbiamo fatto durante questo anno sono il risultato del lavoro fantastico che stiamo facendo. Il primato lo viviamo con spensieratezza. Abbiamo voltato pagina dopo l'eliminazione dalla Champions, anche se resta l’amarezza, pur memorizzando però gli errori che abbiamo commesso».
«A livello personale è stata finora la stagione migliore della mia carriera. Continuo a crescere e ho più autostima. Sono il giocatore del Napoli che tocca più palloni e fuori dal campo abbiamo un rapporto splendido».
Su Sarri. «Con lui c'è grane armonia e confidenza, il suo calcio è perfetto per le mie caratteristiche».
Sul gruppo. «Il leader è Reina, i più forti Mertens, Insigne, Hamsik e Koulibaly, ma non dico l’ordine. Il più simpatico? Io... ma anche Albiol non è male...»
Sulla Nazionale. «Sono italiano e lo sono stato da sempre. Amavo l’Italia, avevo voglia di scoprirla e i miei bisnonni erano del Veneto, qui ho ritrovato anche le mie radici. L'eliminazione dal mondiale mi è dispiaciuta molto, rimarrà sempre una ferita ma dentro di me so di aver dato tutto. Esordire con la maglia dell’Italia è stata una felicità enorme, ho ancora la pelle d’oca ripensando al momento in cui ho cantato l’inno di Mameli. Mi è passato davanti il film della mia vita».