Venti mesi fa il suo nome è stato accostato con molta insistenza alla panchina del Napoli, e pare che abbia più volte avuto contatti con De Laurentiis in tal senso. Cesare Prandelli però in Italia non è ancora tornato, e la sua ultima esperienza a Valencia è stata un fallimento, chiuso peraltro pochi giorni fa con le dimissioni.
L'ex CT della Nazionale ha parlato alla Gazzetta, facendo delle considerazioni molto interessanti specie sulla sfida Napoli-Real in programma il mese prossimo.
«In Spagna il Napoli fa paura. Le dico solo che, quando nello spogliatoio abbiamo visto le partite di Champions, i giocatori mi hanno detto:
“Questa è la squadra più forte d’Europa!â€. Il Real non ha ancora vinto».
Frasi che suonano dolcissime per i tifosi azzurri.
Cesare Prandelli ha rivelato poi i dettagli sulla burrascosa fine del suo rapporto col
Valencia: «Mi avevano promesso rinforzi per 30 milioni. Dissi che avevo bisogno almeno di un centravanti, due centrocampisti, un difensore sterno. Risposta: “Okâ€. E vado subito su Zaza. Chiudiamo con la Juve. Parlo con il papà , Antonio, e Simone è d’accordo e lo aspetto il 28 per il primo allenamento. Invece la società blocca tutto e il 29 dicembre la vicepresidente, in videoconferenza, dice: “Avete 24 ore per scegliere un centrocampista o un attaccanteâ€. Ma come, dico io, la punta centrale è già fatta! Nessuna risposta. Allora mi prendo 24 ore di riflessione e poi mi dimetto: non abbiamo preso un giocatore... già preso. Missione finita».