Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga intervista a ‘France Football’. Ecco i passaggi salienti: «Essere napoletano e giocare nel Napoli porta a vivere molta pressione. Sin dal primo giorno ci si aspettava qualcosa di più da me, ed è quello che ho cercato di fare anche perché sono un tifoso del Napoli prima di essere un calciatore. Sono peggio di un ultrà !»
Sulla città : «Non lo dico perché sono napoletano, ma chi viene a trascorrere qualche giorno di vacanza qui poi si innamora perdutamente della città . È la qualità di noi napoletani, sappiamo come ricevere. Dei miei attuali compagni non c'è nessuno che intende andarsene perché, al di là dell’attuale classifica, si sentono perfettamente a loro agio qui. Per me è spiacevole sentire che quando un giocatore riceve un’offerta dal Napoli e anche dall’Inter, dalla Juventus o dal Milan, scelga quasi sempre di andare al Nord. Abbiamo un’immagine negativa, spero che cambi nel tempo».
Sul Mondiale: «Penso di non essermene ancora reso conto. Io, Immobile, Verratti e Bonucci siamo i veterani del gruppo adesso, dopo l’uscita di scena dei vari Barzagli, Buffon, De Rossi e forse Chiellini. Ho ricevuto messaggi da loro pochi giorni dopo l’eliminazione, hanno detto che adesso tocca a noi riportar e il calcio italiano in alto, perché abbiamo la personalità e le potenzialità per poterlo fare. Daremo tutto».