Sul gioco. «Conta più vincere che la bellezza nel calcio, però noi sappiamo farlo solo attraverso il nostro gioco. Che è il riflesso delle idee del nostro tecnico».
Sui gol. «Sono tutti diversi. Ci sono quelli più belli degli altri ma quello migliore è sempre quello che ti fa vincere. Quello di Bergamo ad esempio è stato perfetto, inoltre valeva di più perché è stato una specie di liberazione perché anche io non ce la facevo più a sentirmi dire che erano passate tutte quelle domeniche senza una mia rete. C'era una emozione speciale, ci ho messo tutta la rabbia che avevo dentro. Io voglio essere primo nella classifica dei marcatori».
Sugli altri gol belli... «Quello all'Olimpico contro la Lazio resta ancora il mio preferito, mi sono superato. È stato un lampo, non credo che nessuno immaginasse quello che stavo per fare. In fondo, neppure io...».
«Il difensore più tosto? Chiellini... il più forte di tutti in serie A. Ti mette pressione solo con lo sguardo, avverti la sensazione che è capace persino di anticipare i tuoi pensieri oltre che le tue mosse».
«Verdi? Scelta personale che noi abbiamo accettato. Avrà un grande futuro, magari a Napoli se in estate verrà qua».
Sull'emergenza baby gang a Napoli. «Posso tranquillamente dire che Napoli non mi pare diversa da altre città europee. Anche i miei amici erano preoccupati per me prima che venissi qui. Poi adesso fanno la fila per essere ospitati: si alzano, vedono il mare, prendono un caffè e mi chiedono dove devono andare».