Ci dispiace per Allegri, che aveva candidamente ammesso che ci avrebbe gufato stasera. Magari avrà cambiato canale al minuto 60. Se lo ha fatto davvero peggio per lui, s'è perso uno show.
La sfida con la Lazio era cominciata tra i peggiori presagi: il problema alla caviglia di Mertens (poi recuperato), quello di Albiol (costretto alla panchina), l'influenza di Hysaj, l'impatto psicologico del crak Ghoulam e dulcis in fundo l'infortunio di Chiriches. In seguito si scoprirà che Hamsik ha giocato un tempo col mal di schiena, prima di alzare bandiera bianca. Una settimana jellatissima.
Sarri alla fine ha scelto di dare fiducia a Tonelli (un anno di assenza in serie A) e confermare comunque Mertens, anche se non al meglio. Dall'altra parte c'è invece la Lazio migliore, ma un po' turbata dal caso Felipe Anderson che non è stato neppure convocato.
NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Tonelli, Koulibaly, Mario Rui; Hamsik, Jorginho, Allan; Callejon, Mertens, Insigne. A disp. Sepe, Rafael, Maggio, Albiol, Zielinski, Diawara, Rog, Machach, Ounas. All. Sarri
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic, Lulic; Luis Alberto, Immobile. A disp. Vargic, Guerrieri, Patric, Bastos, Basta, Luiz Felipe, Caceres, Lukaku, Murgia, Nani, Caicedo. All. Inzaghi
Gli azzurri entrano in campo indossando tutti la maglia di Ghoulam. Un gran bel gesto.
Non bastasse una settimana nerissima, per il Napoli la partita si mette subito malissimo perché dopo soli 3 minuti un cross di Immobile viene sfiorato appena da De Vrij, ma tanto basta per ingannare Reina e insaccarsi nell'angolino, 0-1 e avvio choc.
Ancora una volta senza Albiol in campo becchiamo gol nei primi minuti.
Le cose sono complicatissime perché la Lazio fisicamente gioca in modo molto ruvido, tant'è che il Napoli si lamenta parecchio per alcuni interventi fin troppo decisi dei biancocelesti.
Al 17' comunque ci affacciamo minacciosi dalle loro parti, ma il tiro al volo di Insigne finisce molto alto.
Lorenzo ci riprova al 22': lancio di Hamsik, Insigne stoppa e prova subito la palombella che però si spegna di poco a lato.
Un minuto dopo episodio dubbissimo: Mertens sfugge alle spalle di Wallace che se ne frega del pallone e va dritto a contrastare Dries che vola a terra. Per Banti non c'è nulla, ma le immagini dicono tutt'altro.
Al 34' Insigne tenta la terza giocata della serata: ancora un pallonetto, stavolta in contropiede da 30 metri, ma la sfera finisce di poco alta.
Si soffre, e si capisce che occorre una scossa per riaccenderci. E arriva al 43': punizione a metà campo e palla a Jorginho, che in un secondo lancia Callejon pescandolo al centro dell'area alle spalle di Lulic, lo spagnolo stoppa e mira l'angolino, bucando Strakosha, 1-1.
Un minuto dopo viene espulso Sarri perché si lamenta di uno schiaffone di Milinkovic Savic a Callejon. Solo giallo per il serbo ma il clima si fa incandescente al momento in cui si va al riposo.
Dopo l'intervallo non c'è Hamsik (davvero opaco per via di un fastidioso mal di schiena) il cui posto viene preso da Zielinski. E dopo 30 secondi sfioriamo il gol, perché Wallace fa un buco clamoroso che innesca Insigne, Lorenzo prova il tiro a giro da posizione defilata ma Strakosha respinge di pugni.
Ma è un altro Napoli.
Ma la Lazio è schiacciata, e al 53' passiamo: Callejon crossa basso e teso per Insigne sull'altro palo, il goffissimo Wallace in estirada prova a deviare in angolo ma la butta alle spalle di Strakosha, 2-1.
Il Napoli è una furia e fa subito tris: Mario Rui avanza solitario e dai 30 metri spara forte e... male, ma Zielinski tocca la palla e mette fuori causa Strakosha, 3-1.
La Lazio è in balia degli azzurri, che abbassano il ritmo della corsa ma tengono alto quello del palleggio. E al 25' sfioriamo ancora il gol con una sassata improvvisa di Zielinski dai 30 metri che Strakosha respinge di pugni.
Al 27' apre ancora la scuola calcio: scambio nello stretto a centrocampo per uscire da una tripla marcatura, Jorginho in corsa fa uno scavetto a servire Zielinski, il polacco a sua volta avanza e fa un filtrante che mette Mertens davanti a Strakosha, e il belga con un tocco leggerissimo manda la sfera lemme lemme a insaccarsi nell'angolino. 4-1. Spettacolo. Stet-ta-co-lo!
E lo show continua, perché alla mezz'ora Insigne vorrebbe buttarla dentro anche lui ma Strakosha compie un altro miracolo e gli nega il gol. Poco dopo Sarri completa il giro dei cambi, buttando dentro Rog e Maggio al posto di Allan e Callejon.
Da lì in poi è solo passerella.