Hysaj 7: Va bene difendere a zona, ma stare a guardare De Vrji sullo 0-1 non ha senso. Si riscatta ampiamente in seguito, con una ripresa in cui pare un treno merci.
Tonelli 7: Un annetto fa dicevamo che lui era l'unico difensore italiano (inteso come interpretazione del ruolo) che abbiamo. Ottimo se gli chiedi di difendere, male se gli chiedi di fare il palleggiatore. Contro la Lazio ha dovuto solo fare il difensore ed è stato perfetto. Chiedete a Immobile... secondo noi lo sta seguendo pure in macchina sulla strada verso casa.
Koulibaly 7: Altra gara di spessore. Cosa curiosa, stasera i recuperi in velocità li ha fatti Tonelli e non lui.
Allan 7: Si cala nel clima da battaglia messo in piedi dalla Lazio (legittimamente) con la complicità di Banti (fin troppo permissivo). Nel primo tempo è l'unico guerriero che abbiamo. Nella ripresa continua ma finalmente non è solo.
Jorginho 7.5: Perfetto il lancio che manda in rete Callejon. Delizioso quello per Zielinski sul 4-1. Geometra perfetto che nella ripresa mostra pure un volto cattivo mordendo tante caviglie.
Hamsik 5: Nel primo tempo non si vede, tant'è che dopo l'intervallo non torna in campo. Si scoprirà che è tutta colpa del mal di schiena.
Callejon 8: Dopo un avvio da fantasma, piano piano comincia a carburare e lottare. E' lui che ribalta la partita. Al 43' è delizioso lo stop e tiro per l'1-1. Poi propizia il raddoppio. Fantastico anche come si prodiga nelle chiusure. SuperJosé.
Mertens 7: Si procura un rigore che Banti non vede, si batte come un leone e segna il gol del poker con un tocco delizioso.
ENTRATI
Zielinski 7.5: Impatto devastante nel match. Poi segna (devia) il gol del 3-1 e firma l'assist (bellissimo) del poker.
Rog sv
Maggio sv
ALLENATORE
Sarri 8: Se una squadra che sbanda per 45 minuti entra con la ferocia di una tigre nella ripresa, vuole dire che chi c'è dietro ha trasmesso una carica spaventosa. Voto altissimo anche per i rischi che s'è preso: Tonelli subito per non rischiare Albiol, Zielinski al posto di Hamsik. In una gara così delicata non è poco.
di Stefano Mastro