Maurizio Sarri ha parlato dopo la sconfitta contro il Lipsia in EuroLeague. «Abbiamo fatto tutto quello che ci eravamo detti di non fare contro un avversario come questo. Loro avevano gamba e idee, e noi ci siamo esposti contro l'avversario peggiore che potessimo scegliere. Non abbiamo giocato con entusiasmo. Quando non abbiamo entusiasmo è dura, stasera abbiamo giocato per lavoro, perché dovevamo farlo. Invece la mentalità dovrebbe essere sempre la stessa, la fame dovrebbe rimanere sempre uguale. Noi indossiamo una maglia che va sempre onorata, poi magari perdi comunque ma devi giocare onorando la maglia. Non è piaciuto quello che ho visto e spero che questa sconfitta non ci crei ripercussioni».
«Non si può prendere un gol come quello preso al 93', con i nostri difensori che restano 2 minuti nell'area avversaria mentre il gioco continua».
«Resto dell'idea che la mia squadra non ha la capacità di affrontare un grande impegno e ricaricarsi il giorno dopo. Con il City facemmo due grandi partite ma le successive in campionato poi le abbiamo pareggiate. Dobbiamo fare ancora dei passi avanti enormi in quest'ottica. Non siamo ancora capaci di affrontare tutte le competizioni con lo stesso spirito».
«Mie parole in conferenza un alibi? I miei sono ragazzi intelligenti e non vanno presi in giro, chiaro che l'obiettivo primario è il campionato, ma in Europa bisogna capire che servono prestazioni di livello per non fare brutte figure. Ne avevamo parlato anche in passato, ma stasera ho avuto la conferma bisogna fare passi avanti enormi per diventare una squadra di livello».
«Ricordo che quando arrivai a Napoli, durante uno dei primi giorni di ritiro Christian Maggio mi disse "sì mister, ma noi siamo arrivati a 24 punti dalla prima"... Quella frase m'è rimasta impressa. Abbiamo lavorato tanto anzitutto per diventare competitivi in Italia e ci siamo riusciti. Però adesso dobbiamo crescere anche in Europa perché se uno smette di crescere inevitabilmente va in declino».