In vista della sfida di domani sera contro il Napoli, il tecnico azzurro Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa. «E' chiaro che una tragedia come quella di Astori ti rimane addosso, perché nell'ambiente tra di noi siamo molto più legati di quanto si veda da fuori. Molto più amici e in contatto di quanto sembri. In questo caso, come ho detto ieri, Astori era un capitano del calcio e non solo della Fiorentina. Ci lascia in eredità l'esempio di come la lealtà renda più sottile il confine dell'essere avversari. Tutti lo salutavano quando lo incontravano. E' una cosa che ti lascia il segno e sarà un segno infinito».
Si parla poi della sfida di domani. «Loro arrivano a questa sfida un po' arrabbiati dopo un passo falso, noi invece dopo qualcuno di più per cui dovremmo essere ancora più arrabbiati. Bisognerà essere quasi perfetti perché la squadra di Sarri e la sua idea di calcio potrebbero dare spunti a chi dovrà decidere su quali concetti ripartire con il nostro calcio. Spesso si fanno paragoni con il calcio in televisione ma ci sono esempi da cui prendere spunti e uno di questi è il Napoli».
«Gara decisiva? L'abbiamo già sentita questa frase per altre gare. Di sicuro visto che la classifica si è accorciata per la quarta posizione, sarà una gara fondamentale e bisogna vincere anche se non ci riesce di gestire per tutti i 90 minuti la partita».
«I tre attaccanti del Napoli? Fortissimi perché hanno tanta velocità , palleggio, tecnica e di gol. Ma non me la sento di pensare che qualcuno dei loro sia più forte dei miei. Non dovremo allungarci perché se lo facciamo loro ti giocano dentro perché sanno quando venirti a puntare».
Cosa servirà in più domani? «Il Napoli è bravo ad attaccarti dietro, ma se devo scegliere dove andare a cambiare qualcosa preferisco farlo sulla fase offensiva».
«Firmare per un pari? Non firmerei per nulla, potrebbe essere una strategia anche quella di far venire fuori un pari provando a vincerla dal primo all'ultimo minuto. All'andata non mi piacque la mancanza di coraggio di affondare. Abbiamo bisogno di una vittoria per la classifica, dobbiamo giocare per vincerla».
«Sarri allenatore della Nazionale? ...dovrò stare attento a quello che dico visto quanto avvenuto in passato (ride, ndr). Sarri è l'allenatore che ha ricevuto più complimenti di tutti come allenatore europeo, il suo Napoli ha consensi ovunque, questo fa chiarezza sulle intenzioni del discorso fatto prima».