«Poco brillanti? Non mi pare, in settimana ho visto i dati del campionato italiano e siamo quelli che corrono di più e hanno più accelerazioni. Se siamo parsi poco brillanti è merito del Genoa che ci ha chiuso gli spazi. Loro sono una delle poche squadre in Europa che prende pochi gol in trasferta, ha fatto ultimamente tanti risultati».
«Siamo padroni del nostro destino? E' difficile dirlo, se fosse per me andiamo fino al palazzo a prendere il potere, ma è dura... Sentiamo pressione per questo finale di stagione? Io personalmente da un pezzo che non la misuro (ride, ndr). Vedendo i ragazzi in allenamento comunque non mi sembra che sentano pressione».
«All'inizio siamo entrati in campo con poca concentrazione in fase difensiva, ma un paio di azioni del Genoa ci hanno fatto tornare con i piedi per terra. Stavolta è stato un bene giocare dopo la Juventus? ...lo abbiamo fatto nove volte di seguito, e siccome la Juve ne vince 9 su 10 quindi per il 90% delle volte è stata avvantaggiata a giocare prima».
«Hamsik? Ha detto di aver avuto un fastidio al flessore. L'entità dovremo vederla nei prossimi giorni. Credo che partirà per la Nazionale ma poi tornerà subito a casa perché non credo sia in condizione di giocare».
Su Albiol: «Vederlo segnare è una soddisfazione, ma sarebbe più grande se segnassi io... lì sarebbe un'emozione feroce. A parte gli scherzi sono contento per Albiol, lo considero un sottovalutato che sta facendo un campionato straordinario».
«La sosta? Non è mica tanto una sosta visto che abbiamo dieci o quindici giocatori in giro per il mondo. I giocatori non si riposano, anzi è più stancante per via dei viaggi».
Sulle polemiche dopo la battuta a Titti Improta: "Mi hanno trattato come il mostro di Firenze".
Sull'accoglienza dei tifosi: «Entrare al San Paolo è sempre emozionante, vedere poi una parte della tifoseria che ti fà un tributo di questo tipo è un'emozione forte. Li ringrazio e li ringrazierà sempre».