Maurizio Sarri ha parlato dopo il pareggio con il Sassuolo: «Andare in svantaggio contro una squadra in lotta per la salvezza rende tutto molto complicato. Peraltro siamo andati in svantaggio in maniera strana, visto che prima avevamo creato delle situazioni favorevoli e che siamo stati ingenui commettendo un fallo su un avversario che era girato verso la tribuna. Comunque anche oggi abbiamo creato tanto, ma è un momento in cui sfruttiamo poche palle gol che creiamo. Stasera abbiamo sbagliato tanto sul piano tecnico, abbiamo fallito 4-5 gol su situazioni estremamente favorevoli. Poi alterniamo momenti in cui su 6 palle gol ne facciamo 5. L’importante è creare».
«Sofferta la densità Sassuolo in mezzo al campo? Penso di no, abbiamo sofferto perchè siamo andati sotto presto e poi per loro certi atteggiamenti faticavamo a prendere ritmo. Se fossi un arbitro non consentirei le perdite di tempo: le sanzionerei un maniera pesante, perché vanno a inficiare anche sul prodotto che si vende. Però gli avversari fanno ciò che torna utile a loro. Di buono c'è che siamo arrivati a 18 mesi di imbattibilità esterna».
«Mertens? Penso che abbia preso un colpo, non lo so».
«Milik? Finora ha fatto solo 4-5 ingressi di 15-20 minuti. Usandolo in questo modo può tornarci utile perché e infatti oggi è stato pericolosissimo, ha preso pure una traversa. C’è solo da riportarlo ad un minutaggio più lungo».
«Zielinski? A me è sembrato il migliore».
«Scontro diretto con la Juventus? Noi vogliamo arrivare ad 87 punti, che è il record di punti del Napoli di tutti i tempi. Oggi ci dà fastidio non aver fatto i tre punti per questo traguardo, ci teniamo tanto. Se poi lo facciamo presto è meglio».
Sulla pausa delle nazionali: «Noi siamo una squadra che vive di meccanismi e non individualità , per cui spezzare il ritmo ci può disturbare tanto e anche di più. Ma questo può condizionare anche altre squadre, non solo noi. Due anni fa questo lo abbiamo pagato in modo pesante, soprattutto a Udine, ma quest'anno lo stiamo pagando un po' meno. E' innegabile, esiste e dovremmo essere noi bravi a sopperire».