Il presidente Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport in occasione della serata di presentazione del campionato di Formula E. «A me piace tutto ciò che è innovativo, anche a livello di studio e non solo per fare business. Mi riferisco anche la calcio... sono molto preoccupato per un gioco che amo. Non so per quanto ancora i giovanissimi riusciranno a resistere di fronte a questo sport che viene gestito in maniera vecchia e obsoleta. Per fortuna adesso c’è una speranza di cambiamento ma dobbiamo convincere il futuro Governo a modificare la Legge Melenadri e la Legge 91 del 1981. Sono passati quasi quarant’anni. Urge rinnovare, compresa anche la necessità di costruire una tipologia di competizione più allettante, meno noiosa, anche per le televisioni. Non tutti possono competere per gli stessi obiettivi».
Si passa al Napoli. «Il contratto di Sarri è già bello che firmato e depositato da tre anni. C'è una clausola rescissoria di 8 milioni di euro, e se qualcuno si dovesse presentare e lui volesse ambire a qualcosa di diverso, io non mi potrei opporre. Napoli sa che non può andare oltre certi limiti di fatturato, stiamo lottando per aumentare le possibilità di profittabilità o fatturabilità per permettersi maggiori spese».
Stadio. «Nei prossimi cinque anni devo investire nel nuovo stadio e nel nuovo centro di allenamento del Napoli. Almeno 120-150 milioni di euro da mettere sul tavolo. E non è tanto il problema di investire, ma se Napoli è capace di fatturare tanto da giustificare questi investimenti».
Duello Scudetto. «L’elemento decisivo saranno le sconfitte: nessuna delle due squadre deve più perdere fino alla fine. Chi riesce a centrare questo obiettivo con molta probabilità vincerà lo scudetto. Anche se sarei stato entusiasta di arrivare ad uno spareggio. Farebbe miliardi di spettatori. Ne sono certo, perché da un’indagine della Nielsen abbiamo scoperto di avere 80 milioni di supporter del Napoli nel mondo. Stiamo lavorando per creare un network che li metta insieme, anche perché a quei numeri manca ancora la Cina dove ho mandato due persone a lavorare. Poi punto su quest’estate, nessuna tournèe. Per ora abbiamo fissato un’amichevole con il Liverpool a Dublino il 4 agosto».