Hysaj 6: Si disinteressa del pallone in occasione dello 0-1, e Jankto lo beffa alle spalle. Corre tanto e fallisce il "rigore" del 3-2. Sufficienza per impegno e corsa.
Albiol 6: Il gol è pesantissimo e solo per questo merita l'ampia sufficienza. Ma quante pericolose distrazioni là dietro. Lui e Koulibaly non riescono a stare l'uno senza l'altro senza smarrirsi.
Tonelli 6.5: Il gol è un premio per la cattiveria che mette in campo dall'inizio alla fine. Molti interventi sporchi e risoluti, anche ruvidi se occorre. Peccato che la tecnica sia quello che è...
Zielinski 7: Mette il piede nel gol del pareggio e in altre incursioni azzurre. I suoi strappi sono le uniche cose che per un bel po' danno fastidio all'Udinese, anche se spesso finisce per allungare e spaccare il Napoli.
Diawara 5: Siamo al San Paolo, non in spiaggia tra amici. Visto e considerato che ai lati ha due giocatori che sono nati per offendere, lui dovrebbe correre tanto per difendere. Invece ogni tanto passeggia.
Hamsik 5: Anche questa serata non va. Nessuno strappo, nessuna luce che si accende. Il suo cambio con Mertens è stato il più azzeccato dell'anno (a conti fatti).
Callejon 6.5: Due assist da calcio d'angolo e il mezzo assist per il gol di Milik. Dipende da questo il giudizio sulla sua serata che per molti tratti era stata deludente.
Milik 6.5: Segna il gol del 3-2, che è un po' un mezzo risarcimento per quello che gli ha negato Donnarumma a San Siro. Ci mette tantissimo impegno.
ENTRATI
Mertens 6.5: Entra e cambia il volto al Napoli, perché con il 4-2-3-1 può andare dove gli pare e in questo modo manda in tilt la difesa friulana. Delizioso il tocco che manda Zielinski al tiro in occasione del 3-2.
Allan sv
Rog sv
ALLENATORE
Sarri 6: L'inserimento di Mertens con il passaggio al 4-2-3-1 cambia il volto del match. La vince, e quindi come sempre ha ragione lui. Però fino al cambio modulo era Oddo che la stava stravincendo, e se n'erano accorti tutti già dal primo tempo. Ci chiediamo allora se davvero erano necessari 60 minuti (e andare in svantaggio) per cambiare le cose in corsa.
di Stefano Mastro