«La difficoltà era tenerli nella loro metà campo e non concedergli ripartenze. Loro avevano sofferto i momenti di pressione delle altre squadre. Se la linea è stata in piedi è perchè c'era sempre pressione sulla palla. Una squadra che può difendere così alta, va applaudita».
«Sto facendo il pompiere per spegnere gli entusiasmi? chi passa per Napoli stanotte, capirà il motivo!»
«Rischiare qualcosa in attacco con i cambi? Mi sembrava una bestemmia e farlo proprio oggi, cambiando un calcio che ci ha portato a questo livello. C'era una mezza idea di cambiare negli ultimi 20', ma per come si era messa la partita e per i loro movimenti ho pensato che era il caso andare avanti come stavamo facendo, anche perché senno' rischiavamo di concedergli tanto».
«In attacco stiamo concretizzando poco rispetto a quanto creiamo, ma c'è da capire chi ha tirato a grande ritmo per 10 mesi. Adesso speriamo di ridare energie a Milik così da poter far rifiatare chi ne ha bisogno. Anche Arek ad esempio dopo la partita infrasettimanale oggi era più stanco, ma è normale. Speriamo di recuperare brillantezza per queste ultime partite».
«Quante ore ho lavorato ai piazzati? E' un mio pallino, quando segnavo in D, mi dicevano che in C non avrei segnato. Stesso discorso fino alla Serie A. Per fortuna il calcio è uguale in tutte le categorie, a dispetto di quello che dicono in tanti...»