Il tecnico azzurro Maurizio Sarri è visibilmente provato quando si presenta ai microfoni dopo la sconfitta di Firenze: «Ci siamo persi di fronte alle difficoltà della partita. Dopo l'espulsione siamo tatticamente stati disordinati, abbiamo reagito come singoli e non come squadra. Di fronte poi c'è stata una Fiorentina di grande livello. La mia sensazione è che ci siamo persi per eccesso, nel senso che ognuno dei ragazzi voleva vincere e alla fine ci ha provato da solo. Ma questi ragazzi hanno dato tutto: vanno ringraziati e non ci possiamo arrabbiare più di tanto... anche se martedì lo farò e molto».
«La partita della Juve di ieri? Non so se ha inciso o meno, anche perché non mi sembra che mentalmente questi ragazzi siano deboli. Ognuno ha le sue teorie in merito, sicuramente su una prestazione negativa possono influire tanti aspetti. Oggi dal punto di vista nervoso abbiamo pagato le avversità di questa partita, poi se qualcuno è entrato in campo portandosi dietro anche le negatività di ieri sera ha sbagliato. Oggi abbiamo perso facendo una brutta prestazione e ho l'obbligo di parlare della nostra brutta prestazione senza andare oltre. Sarebbe una polemica spicciola».
«Troppo entusiasmo ha fatto male? Non penso, anche perché Napoli è così e dopo ogni vittoria c'è grande entusiasmo. Forse un calo nervoso, visto che comunque la squadra viene da una stagione lunga. Ricordiamoci che ad agosto eravamo già in campo per il preliminare Champions».
«Il cambio dopo che siamo rimasti in 10? Dovevo fare una scelta e Hamsik mi sembrava più adatto a restare in campo rispetto Jorginho. In altri momenti riuscivamo a gestire meglio l'assenza di un regista puro. Questa volta l'abbiamo sofferta»
«Campionato finito? Noi dobbiamo pensare a riscattare la brutta prova di oggi. Dobbiamo pensare a vincere contro il Torino e null'altro. Lo Scudetto prima o poi la Juve lo perderà , perché nella vita tutto finisce e prima o poi finirà . In Inghilterra ogni anno vince una squadra diversa. Lì tutti crescono e hanno speranze. Mi dispiace solo per i tifosi perché qui in Italia questo non può succedere».