Salvo grandi sorprese, a Dimaro ci sarà anche Amin Younes. Il tedesco da gennaio in poi ha fatto chiacchierare per le sue vicissitudini e sparate pubbliche da "neuro". Il nonno malato, il contratto mai firmato, le liti con gli allenatori, le esclusioni dalla squadra, i contratti-bis con altri club... Insomma di tutto di più.
A gennaio ha danneggiato il Napoli (un esterno in più sarebbe servito eccome) ma anche se stesso, visto che ha perso definitivamente il treno Nazionale.
Ha provato a convincere altri club a prenderlo, ma il Napoli giustamente s'è rifiutato di avviare qualunque discorso che non partisse da una decina di milioni minimo per la cessione. Non facciamo sconti a Sarri e Hamsik, e mo' stai a vedere che lo facciamo a un tedesco che ci ha vaffanculati senza alcun rispetto. No, no.
E ora che si fa? L'unica cosa logica possibile.
Dal momento che è inimmaginabile che qualcuno venga con 10 milioni per prendere uno con quella capoccia ballerina, il Napoli convocherà Younes per il ritiro tra un mese. Il tedesco si presenterà fingendo che nulla sia successo e magari tirerà fuori qualche storiella tipo "delle persone che credevo amiche mi hanno spaventato parlando di Napoli, ma poi ho visto coi miei occhi quant'è bella", e poi comincerà ad allenarsi.
La sua fortuna è che i tifosi azzurri (giustamente) non sono rancorosi. Una finta, un bel tiro e qualche atto di umiltà in pubblico ripuliranno la sua immagine. Se scoppierà l'amore reciproco saranno tutti felici, altrimenti il Napoli comincerà ad aprire la porta a chi offre di più o magari spedirà il "musone" in prestito a qualche altro club.