Aurelio De Laurentiis ha concesso una lunga intervista al Corriere dello Sport, parlando soprattutto del mercato azzurro. «
Ancelotti non ha mai avanzato pretese, anche se ci sentiamo tutti i giorni. Sappiamo che servono due portieri, un esterno basso che sappia difendere, se vanno via Jorghinho e Hamsik anche due centrocampisti. E poi abbiamo già preso Verdi: vedrete, che da noi Simone sarà più sereno e farà grandissime cose».
«
Hamsik? E’ stato a cena a casa mia con Venglos e mi hanno detto che sarei stato contattato da un club cinese. Non si è ancora fatto vivo nessuno».
«Circa
Jorginho i contatti li tiene Giuntoli. Dobbiamo metterci d’accordo col City. Io sono andato incontro ai dirigenti inglesi, ma se uno fa un passo indietro, l’altro ne deve fare uno avanti. Ma esistono possibilità più che concrete che a breve si arrivi a definizione».
«
Fabian Ruiz? Stiamo aspettando soltanto il suo ok, che potrebbe arrivare a momenti. Ho incontrato anche Lainer l’altro giorno, a Milano, e stiamo nel pieno della chiacchierata».
«Il portiere non è una ossessione. Il Napoli non ha assolutamente fretta. Io voglio accontentare Ancelotti, innanzitutto.
A me piace molto Meret, però quando vai dai Pozzo sai che i prezzi diventano illogici. Areola è bravissimo, come altri; Keylor Navas ha esperienza».
Sulla rosa attuale. «
Intoccabili? Koulibaly è inavvicinabile, con lui anche Zielinski e pure Rog. Questi tre non si toccano. Ho il sospetto che questi nostri ragazzi vengano sottovalutati. Dal Chelsea non ho avuto chiamate, ma vorrei fosse chiara una cosa: questa non è una città da depredare, questa non è una società da sottovalutare. Se dovessi ricevere telefonate, starei educatamente ad ascoltare, rifletterei e poi risponderei per il meglio del Napoli».
Su
Sarri. «Non ci siamo più sentiti, non mi ha mai chiamato. Dopo la partita con il Crotone lo ho salutato e poi ho aspettato ma né lui, né il suo manager Pellegrini si sono fatti più vivi. Ne ho preso atto e ho ripensato a una frase di mio padre: nella vita non ti deve mai meravigliare».