Marek Hamsik alla fine dovrebbe rimanere in azzurro. Il capitano ha a lungo caldeggiato l'idea di andare in Cina, arrivando anche a un colloquio diretto con De Laurentiis per spingere verso la cessione. Ma s'è dovuto arrendere di fronte ad una amara verità : la Cina può ammaliare i giocatori con ingaggi choc, ma quando si tratta di trattare con i club tira il braccino. Il Napoli voleva 30 milioni, ma pure sui 22-25 avrebbe accontentato il capitano. I cinesi non sono arrivati neppure ai venti.
Hamsik resta a Napoli quindi, salvo colpi di scena che nel calciomercato non si possono mai escludere. Intanto Ancelotti tira un sospiro di sollievo perché attorno a Marek ha dei nuovi progetti.
Il capitano potrebbe infatti essere un jolly prezioso da utilizzare in diversi ruoli, vista la sua intelligenza tattica e la capacità di adattarsi in più zone di campo.
RUOLO UNO. Quello al quale ci siamo abituati negli ultimi anni, la
mezzala nel centrocampo a 3. Scelta probabile soprattutto all'inizio, quando Ancelotti dovrebbe utilizzare lo stesso modulo avuto in eredità da Sarri.
RUOLO DUE. Il
regista. Gli anni che passano hanno reso Marek meno efficace negli inserimenti, per cui spostarlo davanti alla difesa in cabina di regia (alla Alonso) è una possibilità concreta, tenuto conto sia del tocco palla che della precisione delle sue sventagliate. Del resto già diverse volte Marek ha svolto questo compito a gara in corso, senza mai dispiacere.
RUOLO TRE. La
mezzapunta nel 4-3-2-1, soprattutto nelle gare importanti nelle quali occorre garantire maggiore equilibrio e più assistenza alla punta centrale. Hamsik ha una caratteristica che lo rende ideale per questo tipo di situazioni: il controllo orientato che permette di innescare subito la punta veloce (in questo senso è molto simile a Kakà e Rui Costa, che con i loro assist hanno fatto la fortuna di Pippo Inzaghi e di quel Milan).