Il ritorno di Maradona a Napoli. «Per come la vedo io l'emozione di rivederlo in campo al San Paolo è molto più grossa che vederlo al teatro. Lui sta bene in uno stadio. Credo che si possa dire che lui ha le chiavi del San Paolo, è il proprietario legittimo. Poi sta a lui sceglierà se venire o meno, per noi sarebbe emozionante».
Uno sguardo indietro alla sfida con lo Spezia: «Abbiamo cambiato tanti giocatori, però siamo rimasti gli stessi sia nei pregi che nei difetti. Dobbiamo ancora lavorare sui momenti di blackout che abbiamo, perché pochi minuti rischiano di mettere a repentaglio partite sotto controllo».
Il futuro del Napoli. «Non so dove saremo tra 10 anni, però è vero che la squadra ha tanti giovani e altri giocatori esperti. Teoricamente si può avviare un ciclo di qualche anno di buon livello, poi dipende anche da altri fattori».
«Riguardo un futuro prossimo invece, penso che dobbiamo guardare partita per partita e dare il 101% che sarebbe straordinario. Poi dove possiamo arrivare dipende da cosa corrisponde il nostro 101%».
Sulle condizioni di Chiriches e Strinic. «Vlad ha qualche fastidio, vediamo oggi. Strinic ha avuto solo un inizio di crampi».
Sogni dei tifosi. «Loro hanno il diritto di sognare. Se parliamo di di forza numerica siamo la quinta forza del campionato, però non è detto che vogliamo arrivare quinti. In Champions siamo la Cenerentola, ma non è detto che vogliamo esserlo. E poi c'è la Coppa Italia. Tra realtà e sogno bisogna avere la consapevolezza di dare tutto».