«Edy Reja? C'è un po' di verità . Siamo amici, ci siamo sentiti come ci si sente con un consigliere, un uomo dai capelli bianchi. Ha fatto tutte le categorie, ha giocato in altri Paese, vediamo. Ci siamo visti ma forse falso che si debba interessare del settore giovanile.
Baronio? Allenerà la Primavera».
«Benzema? Lui non conosce la nostra ironica impostazione di questa rubrica quotidiana. Mi dispiace si sia arrabbiato, non volevo assolutamente mancargli di rispetto. Però ad oggi non è un calciatore che fa per noi»
«Mariano Diaz? Non so nemmeno chi sia!
Prenderemo un attaccante? Parlando di queste cose si fa un grande torto al Napoli. Milik quando ha giocato ha fatto tanti gol, ma purtroppo non lo abbiamo valutato per colpa degli infortuni. Dobbiamo aspettarlo, anche per rispetto: non si può buttare via un calciatore forte e un grande professionista. Poi abbiamo Mertens, che da prima punta ha fatto tutti quei gol: ci vuole grande operazione rispetto per lui. Volere un altro attaccante significa che dobbiamo mettere in disparte Mertens? Per non parlare di Callejon e Insigne... E non dimentichiamoci Inglese, che l'anno scorso ha fatto quei gol al Chievo, magari al Napoli ne avrebbe fatti 20 e ora si direbbe che per noi è incedibile. E' chiaro che l'ultima parola l'avrà Ancelotti»
«Terzini? Ne seguiamo sei. Ci piace molto Arias, ma anche altri possono giocare su entrambe le fasce. Lainer? Non si sono comportati in maniera professionale. Vidal? Non lo seguiamo, cerco dei 22enne, 23enne, 24enne, gente giovane. Storari? Non mi risulta. Può essere una cosa che sta valutando Giuntoli, ma a me per il momento non risulta».
Su Ounas: «Giuntoli diceva sempre abbiamo comprato Ounas per rompere le partite, però Sarri non ce le ha mai fatte rompere. L'unica volta che ha segnato è stato sostituito e non ha mai più giocato».
«Sarri? Non mi è piaciuto quando ha detto che abbiamo fatto entrambi degli errori. Non credo di aver fatto degli errori. Contestarlo sarebbe stata la cosa più facile, per come si stava comportando, rinviando sempre pur avendo un contratto. Io avrei potuto dirgli che aveva dei contratti. Ho dovuto fare la voce grossa col Chelsea e con gli avvocati di Sarri per farmi garantire che da qui non si muove nessuno, voleva smontarmi la squadra. Ha preso Jorginho, perché io ho chiesto ad Ancelotti se poteva farne a meno e lui ha detto di sì, perché gli piace Diawara e ha questa nuova veste per Hamsik».