Mentre continua senza sosta la querelle tra Comune e SSC Napoli per la convenzione del San Paolo, il restyling dello stadio in vista delle Universiadi continua a marciare molto a rilento. A breve dovrebbe partire una porzione dei lavori riguardante l'impianto di illuminazione, visto che la gara è stata aggiudicata (costo di 2 milioni e 246mila euro).
Continuano invece ad essere lontani i lavori sui seggiolini, che sono diventati una barzelletta. A maggio 2017 l'Assessore Borriello diceva: "La speranza è di giocare l'ultima partita del girone Champions (
quella dell'anno scorso, ndr) con i sediolini di un diverso colore".
E' passato un anno e mezzo e un intero campionato, e l'unico cambiamento di colore è il passaggio da un rosso sbiadito... a un rosso ancora più sbiadito.
La situazione attuale è questa: il bando di gara dovrà essere validato dall'Autorità nazionale anti corruzione (ANAC) per cui ci saranno tempi tecnici prima che si possa effettivamente partite con i lavori. Addirittura se ne potrebbe parlare a inizio 2019, con i settori dello stadio che verrebbero chiusi in parte di volta in volta per consentire di finire tutto in tempo per l'inizio delle Univerisadi. Nel frattempo si andrà ancora una volta in deroga ai dettami imposti dall'Uefa e dalla stessa Lega calco.
In linea di massima dovrebbero servire 90 giorni per sostituire tutti quelli dei distinti, 72 per le curve e 85 per le tribune (dove saranno reclinabili e con braccioli). Ma qualche impresa potrebbe riuscirci anche in tempi minori. Alla fine il San Paolo scenderà da 62mila a 55mila posti. Forse...