Nel corso dell'intervista al Corriere dello Sport, il presidente Aurelio De Laurentiis parla di Ancelotti. «Credo molto in lui e per questo l’ho fortemente voluto. Da parte mia non avrà mai una sollecitazione e aspetterò sereno e tranquillo qualunque cosa accada. Sono più che garantito dalla sua personalità e dalle sue capacità . Voglio stare tutta la vita con lui (sorride, ndr) e per questo gli ho dato in mano le chiavi del Napoli. A lui e a mio figlio Edoardo. Ora, dopo tanti anni, potrò quindi dedicarmi di più al cinema e alla tv».
Scudetto. «La prima cosa per un club è aumentarne la competitività , ma per farlo bisogna aumentare il fatturato. Come? Arrivando il più lontano possibile, e magari vincendo una delle due coppe europee. Meglio se la Champions. Il vero obiettivo è questo. Poi se uno riesce anche a conquistare lo scudetto... Però lo scudetto però passa da molte più partite: in Serie A sono 38 contro le 13 della Champions».
«A Napoli esiste il grande sentimento della cabala. Come fai a non pensare di poter vincere lo scudetto? Devi assolutamente credere di potercela fare. Però razionalizzando il processo dico: vincere il tricolore non mi fa fatturare di più; vincere la Champions invece mi fa fatturare di più e mi consente di acquistare giocatori più importanti per il Napoli. Questo però non vuol dire che io non voglia vincere lo scudetto».