Ancelotti decide di lanciare dal primo minuto Mertens e di rispolverare Karnezis e Maksimovic. Tornano Hamsik e Callejon dopo l'esclusione dal match con la Samp.
FIORENTINA (4-3-3) - Dragowski; Milenkovic, Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Benassi, Veretout, Gerson; Chiesa, Simeone, Eysseric.
In un San Paolo semideserto e con un manto erboso raccapricciante, la novità più grande è l'atteggiamento tattico degli azzurri: il Napoli va in campo con un 4-4-2 nel quale Mertens e Insigne sono gli attaccanti, con Zielinski e Callejon esterni di centrocampo.
La novità consente soprattutto a Insigne di entrare praticamente sempre nelle azioni azzurre, mentre Mertens è abbastanza opaco. Anche Zielinski si fa vedere spesso, sia tramite gli accentramenti che con le sovrapposizioni e gli scambi con Mario Rui. Alla fine saranno questi tre i migliori azzurri, assieme ad Allan.
Chi soffre un po' è Hamsik, soffocato dal pressing di Benassi, tant'è che spesso è proprio Allan a dover fare il costruttore di gioco.
Proprio da una combinazione sull'out sinistro tra Zielinski e Mario Rui nasce una buona occasione, col cross teso del polacco che Insigne manda di un soffio a lato dal cuore dell'area di rigore (20').
In precedenza Dragowski aveva dovuto bloccare una botta di Insigne da fuori, e poi smanacciare un cross pericoloso di Callejon, togliendolo dalla testa di Mertens.
La Fiorentina però è squadra rognosa (non per altro lo scorso anno contro di noi ha fatto 0-0 e 3-0). Eysseric chiama Karnezis alla deviazione su botta da lontano.
Al 29' altro brivido per gli azzurri: contropiede della Viola, Benassi entra in area e conclude ma il suo tiro è rimpallato da Mario Rui, che poi ferma anche Chiesa in angolo.
Altro brivido al 38': Allan perde palla al limite dell'area, Chiesa la recupera e prova la conclusione a giro, con la palla fuori di poco.
Ma il risultato non cambia e al riposo sui va a reti inviolate.
Al 10' ancora Napoli: Dires Mertens riceve palla sul vertice sinistro dell'area di rigore, fa pochi passi e prova il tiro a giro, che però finisce fuori di poco.
Un istante dopo lascia il campo per Milik, primo cambio di Ancelotti.
Al 12' si fa rivedere la Fiorentina: noi ci facciamo trovare scoperti, ma per fortuna il colpo di testa di Eysseric finisce alto.
Pioli cambia: dentro Edmilson e Dabo per Veretout e Gerson.
Il Napoli cresce. Al quarto d'ora Dragowski deve togliere da sotto la traversa un cross di Insigne deviato da un suo difensore.
Al 63' è Zielinski a costruirsi una palla gol d'oro, dribblando 4 avversari, ma al momento del tiro da dentro l'area sbaglia mira e calcia a lato.
Un minuto dopo Insigne entra in area e calcia di poco sull'esterno della rete.
Ancelotti si gioca la carta Ounas al 70', fuori Callejon.
Un minuto dopo Insigne sfiora l'eurogol di testa, avvitandosi all'altezza del primo palo sul cross di Mario Rui. Palla però che finisce sul fondo.
Ancora Napoli al 73': Allan imita Zielinski, se ne va saltando via 3 avversari ma al momento del dunque calcia male e spara fuori.
Al 78' però ecco che arriva il gol: Hamsik serve Milik, il polacco controlla e vede Insigne che sta tagliando, gli dà un pallone delizioso che Lorenzo arpiona e gira a rete in diagonale, lasciando Dragowski di sasso, 1-0!.
E dire che proprio Insigne era un po' che soffriva tant'è che chiede subito il cambio Entra Rog.
Il Napoli controlla senza affanni il match e al 90' costruisce la palla del raddoppio: Mario Rui sradica palla a Chiesa, serve Milik che viene fermato, la palla torna però a Rui che imbecca Zielinski solo davanti a Dragowski, che è prodigioso a fermarlo in angolo.
Dopo 4 minuti di recupero, il fischio finale fa esplodere l'esultanza dei pochi del San Paolo.