«Cristiano Ronaldo? Un giocatore fortissimo, ma in campo non si guarda in faccia a nessuno».
Sull'errore di Torino. «Dovevo temporeggiare, è stato un fallo d'impeto perchè avevo la volontà di prendere il pallone. Poi ho preso l'avversario, bravo nel spostare il pallone. Quando Ancelotti mi ha detto che sarei partito da titolare in quel match? Me lo disse al mattino 'lo sai che oggi giochi?».
Su Ancelotti. «Un grandissimo allenatore, ti fa stare bene e riesce a farti esprimere al meglio. E' la dote più importante che ha. In estate si parlava della mia cessione, ma lui mi disse: "stop, tu non ti muovi da qua". Mi ha fatto piacere».
Sul turnover. «Il mister mette in campo tutti e tutti si fanno trovare pronti. Anche in allenamento andiamo al massimo. Io mi faccio trovare sempre pronto, poi decide il mister».
Su Insigne. «Meno male che non si ferma nel segnare, è fondamentale per noi».
Su Albiol. «E' fortissimo, mi piace come gioca. Magari il mister lo fa riposare per tenerlo in fresco in vista delle prossime gare».
Alcune date chiave. «Il 3 maggio 2015 esordisco in Serie A con Benitez. Un grande mister, internazionale. Non s'è trovato benissimo qua, magari anche i tifosi non capivano le sue idee di calcio. Il 10 dicembre 2015 feci l'esordio in EuroLeague con Sarri, un'emozione particolare. Ad agosto 2016 andai alla Pro Vercelli, che mi ha dato tanto a livello caratteriale. Ringrazio mister Longo, mi ha fatto crescere tanto. Nel 2017 il passaggio a Empoli e pochi mesi fa, a maggio, la prima convocazione con l'Under 21. Di Biagio è un grande anche se abbiamo poco tempo per lavorare con lui. Ci insegna molto, soprattutto in campo internazionale dove è tutto diverso dal campionato italiano».
E poi il 23 settembre 2018... «Esordisco da titolare col Torino, un sogno che si realizza».
Un messaggio ai tifosi. «Posso dire che ce la metteremo tutta, so quanto vale per i tifosi e cercheremo di portare la vittoria a casa».