Ma sono proprio queste vittorie sporche che danno la carica.
Per la sfida in Friuli, Ancelotti deve rinunciare a Insigne, Ounas e Luperto. C'è invece Koulibaly che non viene affatto risparmiato (data la diffida). Il tecnico azzurro punta per la rima volta dall'inizio sul tandem Milik-Mertens, con Verdi esterno sinistro e Zielinski al posto di Hamsik in coppia con Allan. Rilanciato titolare anche Malcuit, così come Karnezis (uno dei 3 ex Udinese in campo con la maglia azzurra).
UDINESE (4-4-2): Scuffet, Stryger, Ekong, Nuytnick, Samir; Behrami, Pussetto, Fofana, Mandragora; De paul, Lasagna. All.: Velazquez
NAPOLI (4-4-2): Karnezis, Hysaj, Koulibaly, Albiol, Malcuit; Callejon, Allan, Zielinski, Verdi; Mertens, Milik. In panchina: Ospina, D'Andrea, Maksimovic, Mario Rui, Fabian, Rog, Diawara, Hamsik. All. Ancelotti
I piani di Ancelotti si guastano subito, perché Verdi dopo il primo scatto si tocca il muscolo e chiede il cambio. Senza Insigne e senza Ounas, il tecnico azzurro sceglie di mandare in campo Fabian Ruiz, scambiandolo di posizione con Zielinski.
Il colpo di sfortuna si rivela un assist per l'intuito di mister Carletto, perché proprio Fabian Ruiz estrae una gemma al 13': un tiro a giro che si infila sotto l'incrocio più lontano, 0-1.
Dopo il vantaggio, il Napoli controlla il gioco senza affanni fino almeno al 35', anche perché l'Udinese sembra enormemente in difficoltà .
Il problema è che in tutto questo lasso di tempo costruiamo quattro occasioni nitide con Callejon, Zielinski, Mertens e Milik, ma nessuno di loro riesce a centrare lo specchio della porta. Scuffet non deve compiere neppure un intervento.
Troppi rischi, per una partita che sembrava assai comoda dopo il gol iniziale.
Nella ripresa il clima si fa molto caldo. L'Udinese è aggressiva e spigolosa, il Napoli si innervosisce perché l'arbitro fischia poco e così facciamo fatica a far gioco, anche perché tentiamo qualche ricamino di troppo là dove dovremmo invece usare la sciabola.
E rischiamo ancora.
Al 57', quando Lasagna arpiona un cross basso e si gira per tirare, trovando però pronto Karnezis in uscita a soffiargli il pallone dai piedi. Al 60' invece ci mette un piedone provvidenziale Koulibaly per impedire a Lasagna di tirare da 6 metri.
Ancelotti è furibondo.
Al 66' il Napoli ha un sussulto e sfiora il raddoppio... con Samir, che rischia un autogol incredibile deviando un cross basso di Zielinski sul quale non c'era nessun azzurro pronto.
Ancelotti cambia al 74': fuori Milik, dentro Hamsik. Ruiz va a fare la spalla di Mertens in attacco. diventiamo più compatti e controlliamo meglio il gioco.
I risultati si vedono.
Dopo una manciata di secondi sfioriamo il raddoppio con Zielinski, il cui tiro viene respinto a due metri dalla porta da Pussetto (ma sarebbe stato fuorigioco).
Al 78' grande azione personale di Malcuit, cross basso per Callejon che tira dal dischetto del rigore ma trova il braccio largo di Opoku: RIGORE! Lo conferma anche il Var dopo 2 minuti di attesa.
Dal discetto va Mertens che spiazza Scuffet, 0-2!
Non tiravamo nello specchio dal gol in avvio di Ruiz.
Il tris arriva all'85', e lo fa Rog appena entrato in campo. Il croato va via da metà campo, scambia con Mertens e poi infilza Scuffet nell'angolino.
La gara è finita, anche se rischiamo un paio di volte di fare anche il poker.